PALERMO. SCOPERTA UNA RAFFINERIA DI DROGA
Sono stati gli agenti della Sezione “Antidroga” di Palermo a scoprire, in città, una vera e propria raffineria, seppur “artigianale”, sul territorio palermitano.
In una villetta apparentemente abbandonata è stato trovato un deposito di varie sostanze stupefacenti 300 gr di cocaina, 100 gr di hashish, oltre 2 Kg di marijuana ed una raffineria in miniatura della droga. Svariati contenitori di sostanze chimiche classificate, nelle apposite tabelle ministeriali, come “precursori” della raffinazione delle sostanze stupefacenti, permanganato di potassio, etanolo, etere, acetone, soda caustica e vari solventi. Contenitori ancora imbrattati dei residui di lavorazione della droga, oltre a sostanze e strumenti adatti al taglio ed al confezionamento delle dosi, caffeina, lidocaina, presse, forni a microonde, bilancini di precisione, taglierini e bustine di plastica. Sono state trovate pure 5 cartucce d’arma da fuoco calibro 38 ed alcune teglie di latta usate con delle stufette elettriche per essiccare la sostanza stupefacente. Da tre anni a Palermo non veniva scoperta una raffineria, l’occasione è arrivata in seguito ad una soffiata sia telefonica che per via posta fatta alla Questura che segnalava una frenetica attività di spaccio di droga nelle locali zone di Ciaculli e Villagrazia di Palermo. Gli uomini della sezione antidroga in seguito a diversi appostamenti hanno notato un palermitano, Antonino Rizzo di 37 anni che entrava ed usciva dalla villetta, dopo averlo fermato hanno trovato sulla sua auto 2 panetti confezionati con nastro adesivo trasparente, contenenti ciascuno 100 gr di “cocaina”, risultata poi di un elevatissimo principio attivo, per un valore al dettaglio di oltre 20.000 euro, roba che l’uomo aveva appena prelevato dalla villetta abbandonata. In seguito all’arresto è stato scoperto che l’abitazione, sita nel quartiere Villagrazia, in passato, era nella disponibilità della famiglia Bontate e spesso veniva usato per summit mafiosi.