ISOLA DELLE FEMMINE. RETE LILLIPUT LANCIA PROPOSTA PER UTILIZZO EX BASE NATO

Utilizzare i locali dell’ex base Nato per l’istituzione di un Liceo del Mare. La proposta arriva dalla Rete Lilliput che sostiene di poter trasformare gli edifici in succursali degli istituti scolastici che preparano
a profili professionali coerenti con la valorizzazione delle opportunità offerte dall’ economia marinara, dal nautico al turismo alla formazione alberghiera, creando un polo di attrazione per gli studenti della parte
occidentale della provincia di Palermo. Una soluzione alternativa alla destinazione del sito per l’installazione dell’antenna Wind Shear e alla minaccia che la stessa, secondo Rete Lilliput, rappresenta per la salute di tutti. Qual è – si chiede la Rete Lilliput nella nota – la ragione per la quale i giovani di Isola, Capaci , Torretta, non debbano poter ricevere nel proprio territorio un’istruzione superiore
fino al compimento del 18° anno di età? Perché nessuno ha avvertito l’esigenza di una istruzione scolastica che valorizzasse le reali ricchezze del nostro territorio , il mare, le aree di protezione ambientale, il turismo, il recupero delle produzioni tradizionali dell’area? Perché – prosegue la nota – i nostri ragazzi sono stati condannati alla defatigante vita da pendolari ed ai conseguenti forti rischi di insuccesso scolastico? Qual è il progetto di futuro che si vuole disegnare per le giovani generazioni? Un destino di dipendenza diviso tra lavori usuranti a rischio della salute, o come alternativa la fuga dal territorio rifiutando il lavoro dei padri e delle passate generazioni? Per la Rete Lilliput questa proposta rappresenta una nuova opportunità. Sull’ex base Nato si sono scatenati appetiti e progetti di privatizzazione della struttura, di cui la ventilata installazione dell’antenna radar dell’ENAV è solo l’ultimo atto di aggressione ad un territorio costantemente minacciato dal punto di vista dell’’incuria ambientale e dei rischi per la salute dei cittadini. Rete Lilliput lancia un appello agli studenti ed alle famiglie, alle associazioni
ed alla società civile affinché supportino questa proposta investendo provveditorato, provincia, regione e ministero, della richiesta di assegnare un futuro ai giovani del territorio.

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