BUONI BENZINA IN CAMBIO DI FAVORI : ASSOLTO EX SINDACO DI CAPACI

L’imprenditore Cosimo Giuliano, proprietario di numerosi impianti di distribuzione del carburante in provincia di Palermo, e l’ex sindaco di Capaci Sebastiano Napoli, sono stati assolti dall’accusa di corruzione impropria. La sentenza è della seconda sezione della Corte d’appello, presieduta da Sergio La Commare, che ha ulteriormente ridimensionato l’inchiesta della Procura su un giro di buoni benzina che sarebbero stati distribuiti a pioggia per agevolare istanze di permessi e concessioni avanzate da Giuliano ai comuni in cui sorgono i suoi impianti. Politici, amministratori e funzionari avrebbero beneficiato dei suoi regali. In tribunale Giuliano aveva avuto due anni e sei mesi e Napoli due anni, ma la seconda sezione della Corte d’appello, li ha scagionati con la formula “perché il fatto non sussiste”. I giudici hanno assolto anche Daniela Blandi, collaboratrice di Giuliano (condannata a un anno e 4 mesi in primo grado), e prosciolto l’architetto Silvana Ciccarello (che aveva avuto un anno) dall’accusa di falso in concorso con Cosimo Giuliano. Secondo l’accusa principale, Giuliano avrebbe regalato buoni benzina per “ricompensare” il sindaco Napoli, che però aveva firmato un atto dovuto. Da qui la contestazione di corruzione impropria, caduta in appello. Alla fine, nel processo che era partito con 18 indagati, i condannati sono soltanto due e per una questione di assenteismo. Condannati così solo Ignazio Lo Iacono e Giuseppe Orantelli, due impiegati dell’assessorato all’Edilizia privata di Palermo, che hanno avuto otto mesi pena sospesa (contro i due anni e due mesi del primo grado di giudizio) per essersi ripetutamente assentati dal servizio senza giustificato motivo.

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