ANTIMAFIA. PRESIDIO DELLE AGENDE ROSSE A SOSTEGNO DEI MAGISTRATI

“Il governo si vanta dei successi contro la mafia, ma io dico che sono le forze dell’ordine e i magistrati che stanno conseguendo cosi’ tanti risultati nonostante l’azione del governo che non da’ mezzi e si limita a promulgare leggi ad personam e a pagare le cambiali contratte per la conclusione della trattativa a causa della quale e’ morto Paolo Borsellino”. Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia, nel corso del presidio davanti al Palazzo di giustizi di Palermo, organizzato dal “popolo” delle Agende rosse e delle Scorte civiche. Un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione di solidarieta’ con i pm che indagano sulle stragi e sulla criminalita’ organizzata. Il sit-in si è svolto in contemporanea davanti ai Tribunali di Milano, Firenze, Roma. Hanno aderito il comitato Scorta Civica e le associazioni dei familiari vittime di mafia. “Basta ‘sparare’ ai magistrati” è lo slogan del presidio. L’iniziativa e’ stata presa, spiegano gli organizzatori “dopo l’attacco del ministro Alfano, al pm antimafia Nino Di Matteo”. Il pm aveva contestato, quale presidente dell’Anm di Palermo, “la sistematica e violenta opera di denigrazione e e isolamento di quei magistrati che credono ancora nel principio dell’uguaglianza davanti alla legge”.

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