TERRASINI. ANGELA VIVIANO: “SONO SERENA E ATTENDO L’ATTO UFFICIALE DEL SINDACO”

Torna a parlare alla stampa Angela Viviano, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Terrasini, licenziata dal sindaco Girolamo Consiglio, dopo la bufera politica e mediatica che si abbattuta sull’amministratore che si sarebbe opposta a far assegnare un alloggio ad una famiglia indigente del paese. Mi corre l’obbligo –scrive la Viviano in un comunicato- prima come cittadino e poi come amministratore di questo Comune – in attesa dell’atto ufficiale motivato dallo stesso sindaco- di esternare ai miei concittadini e alla “politica” alcune considerazioni maturate in questi giorni. Intanto –sottolinea Angela Viviano- desidero ringraziare tutti coloro i quali, semplici cittadini, esponenti politici e amministratori, mi sono stati vicini, in questa vicenda, che giorno dopo giorno ha assunto sempre più un aspetto grottesco. Per prima cosa appare evidente che questa operazione di delegittimazione a mezzo stampa, e non solo –continua Viviano- si è mossa su due direttrici; la prima mirava ad eliminare dalla scena amministrativa, un personaggio scomodo e di ostacolo, la seconda, ancora in movimento ed in via di definizione, a sostituire la mia presenza, con un’altra, adeguata ed in linea, che magari aumenti in consiglio comunale, la sparuta pattuglia dei sostenitori del Sindaco e dell’ Amministrazione. Dopo più dieci giorni dalla “anomala” lettera trasmessa a vari organi, e “approdata tempestivamente in Consiglio Comunale per volontà del “solerte” Presidente della Commissione Consiliare per le Politiche Sociali, e sostenuta da qualche altro “solerte” membro della medesima commissione, un silenzio “assordante” –dice la Viviano- è sceso su tutta la vicenda, tranne il “mio”. Non ho neanche per un istante perso la mia serenità, -scrive la donna-certamente la rabbia ha albergato in me per alcuni giorni, per gli “attacchi” in Consiglio Comunale, svolto a porte chiuse e senza darmi la possibilità di replicare. Ma si doveva “strategicamente” porre in essere un ricatto politico al Sindaco (concordato da qualcuno? –si chiede la Viviano-) e quindi la raccolta di firme in calce ad un documento che ha messo insieme su questa vicenda eventuali prove tecniche di nuove maggioranza. Le notizie di un Consiglio Comunale “inutilmente” a porte chiuse –scrive Angela Viviano-, in quanto la stessa sera, e nei giorni successivi una fotocopia “ ben identificata” ha fatto il giro della Piazza di Terrasini e non solo, sono poi state date in “pasto “ alla stampa, rafforzate (o indebolite??) da alcune sprovvedute, faziose e disinformate interviste, rilasciate con “ leggerezza” da – pochi – per la verità rappresentanti delle istituzioni locali. Alla rabbia dei primi giorni –continua- si è sostituita una grande e lucida determinazione, con la quale ho esaminato e continuo ad esaminare fatti, passati e presenti, raccogliendo atti e mettendo a fuoco testimonianze. Su questa vicenda che ritengo tutt’altro che chiusa, -afferma Viviano- molte altre pagine dovranno essere scritte, e ritengo che ben altre sentenze saranno emesse. Attendo con combattiva serenità che altri “tasselli” di questo squallido mosaico vengano messi al loro posto, rassicurando amici ed avversari, che il mio impegno politico, continuerà più di prima, così come il mio impegno nel sociale ampiamente testimoniato nel passato recente e remoto. Non è indispensabile ricoprire cariche istituzionali per servire il proprio paese e denunciare “eventuali” malefatte passate, presenti e future. Concludo ricordando all’opinione pubblica che ancora oggi, il problema, all’origine della vicenda, persiste. Non volendo in alcun modo considerare le soluzioni di ripiego adottate, come risolutive, nei confronti di soggetti che vanno tutelati per i drammi e le problematiche di cui sono portatori. In attesa che il Sindaco, risolva i “conflitti istituzionali” con il Consiglio Comunale, la sottoscritta continuerà insieme ai propri legali a tutelare la propria immagine.

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