MONTELEPRE. IL 28 OTTOBRE SARA’ RIESUMATA LA SALMA DI GIULIANO

Sarà riesumata il 28 ottobre la salma del bandito Salvatore Giuliano. Lo ha disposto la Procura di Palermo che ha dato l’incarico all’anatomopatologo Livio Milone. Lo scopo è verificare se quelli sepolti siano effettivamente i resti del “re di Montelepre”. Milone eseguirà sulle spoglie l’esame del dna confrontando quello del cadavere con quello di alcuni familiari in vita di Giuliano. La Procura ha aperto un’indagine a carico di ignoti per omicidio e sostituzione di cadavere con lo scopo di verificare ”una serie di contraddizioni che emergono dai dati ufficiali relativi alla morte del bandito”, ucciso la notte tra il 4 e 5 luglio del 1950 a Castelvetrano.
Nei mesi scorsi i pm Francesco Del Bene, Marcello Viola e Antonio Ingroia, hanno interrogato, oltre allo storico, alcuni giornalisti che si sono occupati nel tempo della vicenda. Sono stati proprio Casarrubea e Cereghino –come ricorda l’ANSA_ a fornire alla Procura il 5 luglio gli elementi che hanno indotto i magistrati ad aprire l’inchiesta e a disporre la riesumazione del cadavere, prevista per il prossimo 28 ottobre. Per i due studiosi ”vi sono elementi tali che e’ legittimato il ricorso all’esame del
Dna per accertare l’identita’ del cadavere giacente nella tomba di famiglia dei Giuliano”. Nell’esposto Casarrubea e Cereghino chiedevano ”di volere intraprendere un’indagine conoscitiva per accertare l’identita’ della persona uccisa nel cortile dell’avvocato Gregorio Di Maria a Castelvetrano rispondente al nome di Salvatore Giuliano, autore di stragi e omicidi, commessi in Sicilia negli anni che
vanno dal 2 settembre 1943 e fino alla data del luglio 1950”. ”Gli scriventi – si legge – ritengono che vi sono fondati motivi per ritenere che il cadavere ritratto nel suddetto
cortile e nell’obitorio del cimitero di Castelvetrano non siano la medesima persona ritratta in decine di fotografie e in un filmato del dicembre 1949 come il bandito Salvatore Giuliano”.

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