PRECARIATO, RUSSO: “I TAGLI ALLA SCUOLA SONO UN DANNO PER IL FUTURO DEL PAESE”

“Quella messa in atto dal ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini non si può neanche chiamare «riforma»”.
A parlare ai nostri microfoni è Giacomo Russo, 31 anni, monteleprino, assistente tecnico che fa parte dei 160mila, tra docenti e personale non docente, che nel triennio 2009-2011 dovrà dire addio alla possibilità di un impiego nella scuola. Per protestare contro i tagli all’istruzione del ministro Gelmini ha fatto lo sciopero delle fame per 17 giorni, andando fino a Montecitorio, nella Capitale, e finendo anche sulle prime pagine dei giornali quando è stato ricoverato a Roma per il grave stato di disidratazione.
Giacomo Russo protesta sopratutto per i suoi colleghi e per il futuro della scuola in Italia. “Io ho 31 anni e posso avere altre possibilità lavorative – dice ai nostri microfoni – ma pensate ad un padre di famiglia che paga il mutuo per l’acquisto di una casa e che viene licenziato. Tagliare i fondi alla scuola italiana – dice – vuol dire togliere il futuro ai nostri figli”

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