COMMISSIONE ANTIMAFIA. CAPUTO: REGIONE TAGLIA FONDI AD “ATTIVITà DELLA LEGALITA'”

“Una Regione che a parole dichiara di promuovere la legalità nelle scuole, di sostenere i commercianti che denunciano estorsori e usurai e di volere rilanciare il recupero dei beni confiscati alla mafia non azzera i fondi per la legalità. -A dichiararlo è Salvino Caputo, componente la Commissione Regionale Antimafia che ha anticipato alcuni dati della relazione annuale sull’attività della Commissione Antimafia dell’ARS che sarà discussa in Parlamento il 20 luglio. -Siamo passati dai due milioni di euro previsti nel bilancio 2009 per i laboratori della legalità, continua Caputo, agli zero euro nel 2010. Il contributo agli imprenditori che denunciano è passato da 3.1 milioni di euro nel 2009 ad 80 mila. Mentre sono solamente otto le istanze presentate dagli imprenditori per ottenere il risarcimento da richieste estorsive (1Bivona; 1 Acireale; 2 Gela; 2 Caltanissetta, 1 Priolo Gargallo, 1 Terme Viatore)”.

“Dal lavoro svolto dalla Commissione Antimafia – ha continuato Caputo – è emerso un quadro molto preoccupante ed allarmante perché sembra che vi sia un disinteresse sul versante della legalità da parte del Governo regionale. Infatti mentre in tutta Italia le nostre norme sulla promozione della legalità nelle scuole sono diventate progetti pilota in Sicilia si decide di azzerare i capitoli.
Proprio adesso – ha precisato Caputo – quando vi è un aumento delle denunce delle vittime del racket la Regione decide di sottrarre 3 milioni di euro dal capitolo eliminando ogni forma risarcitoria per gli imprenditori che hanno trovato il coraggio di denunciare e di eliminare le risorse destinate ai comuni per l’utilizzo dei beni confiscati. Se sono solo otto le istanze di risarcimento presentate dagli imprenditori è chiaro che le vittime non ripongono fiducia nel Governo della Regione.
La mafia non si combatte con proclami e con dibattiti d’Aula e senza un gesto concreto quale quello del sostegno economico. Tutto questo – ha concluso Caputo – fa perdere credibilità e non permette di fare passi in avanti. Mi spiace prendere atto che, nonostante la presenza in Giunta di due esponenti della Magistratura siciliana, vi è un disinteresse del Governo sul fronte della legalità che trovo fortemente preoccupante”.

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