CINISI. NUOVA CAMPAGNA DEL PD SU AUMENTO TARSU E VIA DEL MARE
Dopo l’approvazione del bilancio del comune di Cinisi, il locale Partito Democratico “ripropone una campagna informativa per sensibilizzare l’intera cittadinanza – si legge in una nota – sulla cattiva gestione del paese portata avanti dalla giunta Palazzolo.” Rifiuti e via del mare al centro del documento diffuso dal coordinatore del Pd di Cinisi Giuseppe Raia e dal gruppo consiliare formato da Salvatore Catalano, Salvo Lo Duca e Giuseppe Biundo. Per quanto riguarda la tariffa sui rifiuti – si legge nel comunicato stampa – il sindaco aveva dichiarato che la tassa sarebbe stata aumentata per tutti i comuni del comprensorio, peccato che la vicina Terrasini approva un abbassamento dei costi del 15%, mentre a Cinisi ci ritroviamo con un 35 % di aumento, nonostante il servizio sia uno dei peggiori degli ultimi 50 anni.
Per quanto riguarda la via del mare, il Pd si dice favorevole alla realizzazione della strada ma critica il metodo adottato nel trattare con disparità i cittadini nelle procedure di espoprio, alcuni dei quali hanno fatto ricorsi (ne avevano il diritto) ritardando l’inizio dei lavori di almeno tre anni, e l’abitudine del sindaco a scaricare la responsabilità di errori e ritardi sugli altri, non lo assolve dalla colpa di avere assunto comportamenti arroganti e discriminatori nei confronti di alcuni;
La progettazione, per il PD di Cinisi è inadeguata e in spregio ai più elementari criteri di estetica e impatto ambientale, sia perché nel tratto finale prevede un imbuto lasciando invariato il tratto Hotel Florio-spiazzale Magaggiari, sia perché non ha previsto alcune opere assolutamente prevedibili, sia anche perché ha previsto la realizzazione di muri in cemento, di altezza variabile e di fondamenta eccessivamente profonde e spesse, ma anche per non avere previsto la revoca di concessioni rilasciate prima della revisione progettuale, infine per non avere previsto la realizzazione della fognatura;
Nella fase realizzativa, secondo il Partito Democratico, non sono state osservate le norme di sicurezza dell’intero cantiere, sono state utilizzate le pietre dei muri a secco, che erano una prevalente caratteristica della vecchia strada, nonostante la Sovrintendenza avesse dato indicazione di preservare i vecchi muri e ricostruirli. Tutto ciò costerà, secondo gli esponenti del Pd, un consistente aumento di spesa sulle tasche dei cittadini, ovvero due mutui da 350,000 euro ciascuno.
Il sindaco, dunque, – conclude la nota – faccia qualche passo indietro e riconosca i propri errori; poiché colui che amministra deve attuare progetti e programmi nell’interesse di tutta la collettività paesana, e non in base agli interessi personali o agli umori della sua pancia!