CASTELLAMMARE DEL GOLFO. REFERENDUM CONSULTIVO. IL SINDACO: «NESSUN’ALTRA SPESA».

«Non è stato speso e non sarà speso denaro pubblico per manifesti, spot, volantini, magliette e altro, che riguardino il referendum elettorale del 4 luglio. Come già i cittadini avranno avuto modo di constatare, quest’amministrazione comunale non è intenzionata, tramite materiale propagandistico, a sperperare il denaro della collettività per un referendum che non avrà altro risultato che quello di gravare (per circa 70.000 euro) sulle già scarse disponibilità finanziarie del Comune. E’ noto che stiamo attraversando un momento difficile che mi ha portato a protestare duramente, consegnando la fascia tricolore al Prefetto di Trapani, poiché non possiamo rientrare nel patto di stabilità in quanto il Comune proviene da un commissariamento. Se non ci sarà alcuna deroga alla norma dobbiamo continuare ad adottare una politica di rigore che prevede tagli in ogni settore: ridurre servizi essenziali, spese per attività culturali ed eventi di ogni genere. Per non parlare della situazione dei precari che potrebbe portarci ad avere pochissimi vigili urbani proprio in agosto. Poichè riteniamo doveroso utilizzare il denaro pubblico per fini che apportino benefici alla collettività, vogliamo informare i cittadini che per tali ragioni non è stata fatta alcuna propaganda elettorale per rendere ulteriormente nota la nostra posizione sul referendum, che è quella di invitare la cittadinanza a non andare a votare». Lo afferma il sindaco Marzio Bresciani in merito al referendum consultivo previsto per domenica 4 Luglio. Il quesito referendario posto da un comitato promotore recita: “Volete voi che la scuola Diego Buccellato Galatioto, sita in via Canale vecchio, venga destinata ad ufficio tecnico comunale? E’ noto che l’amministrazione comunale ha già trasferito l’ufficio Tecnico comunale nei locali di via Canale Vecchio. «Sebbene tale referendum abbia carattere puramente consultivo e il suo esito non sia vincolante nei confronti di questa amministrazione, con spirito assolutamente propositivo e nell’interesse della cittadinanza tutta, avevo invitato il comitato ed i dirigenti scolastici, ad un incontro per verificare il costo che il Comune dovrà sostenere per la realizzazione del referendum- continua il sindaco, Marzio Bresciani- . Avevo affermato che nel caso si fosse rinunciato, da parte del Comitato, alla prosecuzione dell’iter avviato, era nostra intenzione finalizzare tali risorse ad investimenti da realizzare nel settore scolastico, secondo le proposte che sarebbero state fatte dai soggetti interessati, piuttosto che per lo svolgimento della consultazione elettorale. Poiché la nostra proposta non è stata accolta probabilmente si sono voluti portare i cittadini alle urne per provare a dare al referendum una valenza politica e dunque strumentale».

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