SCOPERTA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA TRA ALCAMO E BALESTRATE
Un’estesa piantagione composta da oltre 2.100 piante di cannabis indica, alte fino ad 80 cm, è stata sequestrata, nei giorni scorsi, da militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Alcamo, nell’ambito di un piano di intensificazione finalizzato alla prevenzione ed alla repressione del traffico illecito di stupefacenti e dei reati in genere, predisposto dal Comando Provinciale di Trapani.
In particolare, i finanzieri, in una zona impervia, al confine tra Alcamo e Balestrate, rinvenivano, abilmente occultata tra viti, alberi di frutta e folta vegetazione, una vera e propria piantagione, ben protetta da accorgimenti creati ad hoc per segnalare la presenza di eventuali estranei.
Le piante, alte tra i 40 e gli 80 cm, erano irrigate con un sistema di tubazioni e intelaiatura atte a mimetizzarle tra la folta vegetazione e ad occultarle alla vista anche di eventuali mezzi aerei.
Le perquisizioni domiciliari eseguite presso le abitazioni dei presunti responsabili, hanno permesso di rinvenire e sequestrare:
n. 2 armi da fuoco, di cui n. 1 pistola tipo Beretta calibro 7.65 serie 1934 e n. 1 pistola ad aria compressa presumibilmente modificata con relativi caricatori;
n. 57 cartucce calibro 7.65 e n. 140 munizioni cal. 177;
ulteriori 26 piantine di “cannabis indica” che venivano preparate in una serra artificiale per poi essere trapiantate;
banconote di vario taglio per un ammontare complessivo pari a circa 52.350 Euro, presumibilmente provento della vendita della sostanza stupefacente già piazzata sul mercato;
n. 3 telefoni cellulari e relative SIM.
Tre persone, 2 alcamesi e 1 partinicese, C.C. di anni 56, I.A.M. di anni 50 e R.P. di anni 51 sono stati quindi tratti in arresto con l’accusa di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, nonché per detenzione abusiva di armi ed associati alla casa circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente che coordina le indagini.
Le indagini e gli accertamenti proseguono per acclarare eventuali responsabilità da parte di altri soggetti interessati, essendo convincimento degli investigatori che trattasi di una vera e propria centrale di produzione di “cannabis indica”, operante nella provincia trapanese, in quanto dalle piante sequestrate, una volta essiccate, poteva essere ricavata oltre un quintale di marijuana pronta per l’uso, che immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 1 milioni di Euro.
L’attività delle fiamme gialle alcamesi rientra in un piu’ vasto piano di controllo del territorio coordinato dal Comando Provinciale di Trapani, soprattutto in ragione dell’avvicinarsi della stagione estiva che ben si presta alle illecite coltivazioni di cannabis, finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti.