MAFIA. IL TRIBUNALE DICE NO ALLA RICHIESTA DEL BOSS RACCUGLIA DI REVOCARE IL 41 BIS

Il tribunale di sorveglianza di Roma ha risposto picche alla richiesta avanzata dal boss di Altofonte Mimmo Raccuglia che a soli 6 mesi dalla cattura è già stanco del carcere duro a cui è sottoposto. L’ex superlatitante, arrestato il 5 novembre scorso a Calatafimi, ha chiesto infatti la revoca del regime di 41 bis, ma per i giudici, l’istanza del capomafia non è apparsa supportata da elementi concreti. Raccuglia lamenta una situazione di vita carceraria difficile, controlli troppo rigidi, l’impossibilità di avere contatti fisici con i familiari e sostiene di non essere il delinquente pericoloso che è stato dipinto da investigatori e stampa. Un tentativo respinto dal tribunale di Roma che ribadisce tutti i presupposti della pericolosità sociale di Domenico Raccuglia, a cominciare dal fortissimo aggancio con il territorio dell’ex latitante, rimasto irreperibile per 13 anni. Mimmo Raccuglia, tra l’altro, sta scontando l’ergastolo per tre omicidi diversi, avvenuti nella prima metà degli anni 90.

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