LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E DELL’UE. SEQUESTRATI BENI IN UN’AZIENDA DI CAPACI

La guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo, ha sequestrato beni alla società CMP s.rl. di Capaci per truffa aggravata ai danni dello stato e dell’Unione Europea. L’azienda di Capaci, insieme ad altre attività
commerciali, avrebbe ottenuto finanziamenti per l’ implementazione di
stabilimenti industriali nella zona di Palermo, per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro.
Per eludere i normali controlli bancari simulavano un bonifico verso un
fornitore che in realta’ era un giroconto tra conti correnti intestati ad uno dei responsabili del broglio. La truffa aggravata ha avuto come oggetto i finanziamenti nazionali e comunitari erogati nell’ambito degli investimenti previsti dalla legge 215/92 sull’imprenditoria femminile e dal POR Sicilia
2000/2006 per gli investimenti nel settore dell’Agriturismo.
A far crollare tutto il sistema fraudolento meticolosamente orchestrato dai responsabili della truffa, sono state le dichiarazioni e la contabilità degli ignari fornitori di beni e servizi delle società coinvolte nella truffa, che,
in alcuni casi, non avevano mai avuto rapporti commerciali con le stesse o, comunque, avevano avuto rapporti commerciali quantificabili con importi decisamente più modesti di quelli artificiosamente prospettati agli enti
erogatori dai soggetti coinvolti nella truffa.
Le indagini, eseguite dai finanzieri specializzati nella Tutela della Spesa
Pubblica si sono protratte per oltre un anno con l’impiego dei classici
strumenti investigativi ossia pedinamenti, appostamenti, analisi e riscontri documentali, controlli incrociati, accertamenti bancari ed indagini finanziarie che hanno consentito di individuare le singole responsabilità degli autori della truffa nonché l’articolato meccanismo di frode.

Al termine delle indagini dell’operazione denominata “Antico Feudo”, il gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, ha emesso le tre ordinanze di custodia cautelare e disposto il sequestro preventivo anche nella misura ”per equivalente” di immobili, attrezzature, macchinari, autovetture e quote societarie di due aziende, la “CMP srl”, con sede in via Piemonte Capaci , e l “Agriturismo Maggiore di Rosalba Durante” con sede a Pettineo (Messina). Le ordinaze di custodia cautelare riguardano invece due imprenditrici Rosalba Durante e Pietra Brancato e un funzionario di banca Pietro Di Maio. I sequestri riguardano beni ottenuti attraverso la truffa.
Il sistema di frode individuato era finalizzato, in estrema sintesi, ad
ottenere investimenti produttivi con l’impiego dei soli fondi pubblici, grazie al sistematico utilizzo di fatture false, gonfiate ad arte, per dimostrare agli Enti erogatori, costi e spese in realtà non sostenute o sostenute in misura di gran lunga inferiore a quella documentata dai titoli rendicontati.

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