LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA 46 IMPRENDITORI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI

Documenti falsi o irregolari scoperti dalla Guardia di finanza nel settore dell’edilizia privata in provincia di Trapani. Ben 46 gli imprenditori denunciati per truffa e falso. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha svolto, infatti, una specifica indagine in merito al corretto utilizzo del Durc, il documento unico di regolarita’ contributiva, da parte degli imprenditori edili, attraverso un ampio monitoraggio che ha interessato 24 Comuni della provincia trapanese, ai quali sono stati chiesti i dati relativi a concessioni e autorizzazioni rilasciate nel 2009 nell’edilizia privata, corredate dalla comunicazione di inizio lavori e del relativo Durc, presentato dalle imprese che, a vario titolo, sono state interessate nell’esecuzione dei lavori. L’esame di circa un migliaio di pratiche edilizie, ha condotto alla scoperta di un diffuso sistema di falsificazione dei Durc con l’utilizzo di scanner digitali operato da parte di numerose imprese della provincia. Ma l’aspetto piu’ inquietante emerso nel corso delle indagini e’ che per alcune imprese, la falsificazione dei documenti ha rappresentato una costante con cui poter operare negli appalti nel settore privato. L’indagine ha portato alla denuncia per i reati di falso e truffa di 46 titolari, di altrettante imprese, talune apparentemente insospettabili e molto conosciute nel settore, nonche’ alla scoperta di oltre 240 pratiche edilizie irregolari. I casi verranno segnalati all’Ispettorato provinciale del lavoro di Trapani che provvedera’ ai relativi addebiti di natura amministrativa nei confronti dei committenti o del responsabile dei lavori (con una sanzione dai 2 mila ai 6 mila euro). E’ emerso anche che 7 imprese erano completamente sconosciute al fisco. Il Durc e’ un documento che attesta il risultato delle verifiche effettuate parallelamente da Inail, Inps e Cassa Edile sulla posizione contributiva dell’impresa, nei confronti della quale, se verranno evidenziate irregolarita’, oltre alle ordinarie azioni di recupero del credito da parte degli Enti appaltanti, comportano la perdita dell’aggiudicazione dell’appalto nei lavori pubblici, la preclusione alla stipula di contratti di appalto o subappalto, mentre nel settore privato si avra’ la sospensione del titolo abilitativo connesso alla concessione edilizia.

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