MAFIA. IL SUDAFRICA AVVIA L’ESTRADIZIONE PER IL TESORIERE DI RIINA E PROVENZANO, IL TERRASINESE VITO ROBERTO PALAZZOLO

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(DA REPUBBLICA.IT DI SALVO PALAZZOLO) Per anni, le richieste di estradizione che partivano dall’Italia si perdevano misteriosamente fra gli scaffali del ministero della Giustizia del Sudafrica. E intanto, Vito Roberto Palazzolo, indicato già negli anni Ottanta dal giudice Falcone come il riciclatore dei tesori di Cosa nostra, continuava a frequentare i salotti buoni di Johannesburg. I pubblici ministeri di Palermo, Gaetano Paci e Domenico Gozzo, non si sono mai rassegnati: negli ultimi anni, da Palermo, sono partite altre richieste di estradizione. L’ultima, sostenuta dalla sentenza della corte di Cassazione, che condanna definitivamente Palazzolo a 9 anni, per associazione mafiosa.
Adesso, il governo di Pretoria ha preso una decisione senza precedenti: “La richiesta di estradizione di Palazzolo deve essere eseguita”, ha dichiarato il ministro della Giustizia. Il boss finanziere ha subito fatto ricorso all’alta corte, e da due giorni gli avvocati di Palazzolo stanno discutendo in udienza, arrivando anche a ipotizzare un “complotto internazionale” nei confronti del loro cliente. Vito Roberto Palazzolo è da vent’anni cittadino sudafricano: sostiene di aver già scontato il suo debito con la giustizia in Svizzera e di essere stato assolto nel 1992 dal tribunale di Roma. Il rappresentante del ministero della Giustizia ha già replicato, spiegando che la sentenza del tribunale di Palermo contiene accuse che vanno anche oltre il 1992: Palazzolo avrebbe ospitato in Sudafrica due latitanti siciliani, Giovanni Bonomo e Vito Gelardi, e avrebbe continuato a gestire il tesoro di Riina e Provenzano.
“Palazzolo è certamente una delle più importanti e oscure figure dell’associazione Cosa nostra – comincia così l’atto d’accusa della Procura di Palermo contro il finanziere siciliano – è inserito da almeno 20 anni nelle dinamiche associative mafiose, con funzioni rilevanti di cerniera tra il mondo imprenditoriale internazionale e l’associazione criminale, con lo scopo precipuo di consentire a Cosa Nostra la gestione e il reimpiego dei capitali assunti illecitamente”. Il caso Palazzolo è ormai esploso in Sudafrica, la presenza indisturbata del boss finanziere è diventata scomoda adesso che i riflettori di tutto il mondo si stanno accendendo sul paese, in vista dei mondiali di calcio. Palazzolo deve aver colto i segnali: secondo fonti del Servizio centrale operativo della polizia e dell’Interpol, da qualche tempo avrebbe iniziato a vendere le sue proprietà. Forse, sono i preparativi di una fuga in grande stile, magari verso l’Angola, dove negli ultimi anni Palazzolo ha spostato molti affari, soprattutto nel campo dell’estrazione dei diamanti.

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