CONSORZIO SVILUPPO E LEGALITA’. RISCHIA DI CHIUDERE: “NIENTE CONTRIBUTI DALLA REGIONE”

Il consorzio Sviluppo e legalità rischia di chiudere. L’ente che gestisce i beni confiscati alla mafia nei Comuni di Monreale, Corleone, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Altofonte, Roccamena e Camporeale, da tre anni, dicono dal consorzio, non ha ricevuto un euro dalla Regione. Eppure, tengono a sottolineare gli addetti ai lavori, tante associazioni ed enti meno utili hanno ricevuto lauti contributi. A darne notizia è l’informazione on line di “paese notizie”.
Il consorzio gestisce i beni confiscati alla mafia in uno dei territori con la più alta densità mafiosa della Sicilia, li affida alle cooperative, cura monumenti alla memoria, parla di legalità agli studenti. Senza fondi, però, tutte le attività sono giunte alla paralisi. E la situazione potrebbe peggiorare: ad oggi, infatti, la sede dell’ente è presso il Comune di San Giuseppe, che paga bollette, luce e tutto il necessario. A breve però il consorzio avrà un suo edificio. “Ma come faremo a pagare le spese?” si chiede Giuseppe Siviglia, presidente del consorzio e sindaco di San Giuseppe. E poi ci sono da pagare i pochi impiegati per fare funzionare la struttura. E pure i siti culturali, come il Giardino della memoria: “Il 21 maggio –ha detto Siviglia a paese notizie- verranno 600 studenti da tutto il comprensorio, dobbiamo fare dei lavori di manutenzione, ma siamo in difficoltà”. Siviglia ha reso noto che per protesta riunirà d’urgenza l’assemblea dei sindaci soci per proporre, si legge in una nota “la possibilita’ di porre in liquidazione il Consorzio e chiudere le attività, con la conseguente restituzione ai Comuni, dei beni già assegnati”. Con questa provocazione il presidente Giuseppe Siviglia e i tutti i sindaci del Consorzio intendono sottolineare, prosegue la nota, “il disinteresse e la poca sensibilita’ del Governo siciliano e degli stessi parlamentari, nei confronti del Consorzio e delle sue sorti”. Ad inizio anno il consorzio aveva chiesto dei contributi straordinari alla Regione per un totale di 300 mila euro, ma non sarebbe mai arrivato nulla.
Sulla vicenda –scrive paese notizie- è intervenuta pure l’eurodeputata Rita Borsellino: “Lombardo dia ascolto all’allarme lanciato dai sindaci del consorzio. È incredibile che, nella Finanziaria, la Regione abbia dimenticato di sostenere un consorzio che fornisce servizi importanti per la gestione dei beni confiscati alla mafia, anche per le cooperative che vi lavorano. Cooperative che, oltre a rappresentare un baluardo di legalità in un territorio così delicato, danno attualmente occupazione a circa cento persone”.

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