ATO PALERMO 1. ACCORDO CON LA REGIONE: RIFIUTI CONFERITI NEL MESSINESE
Percorreranno 230 km di strada gli operai della Servizi Comunali Integrati,
che andranno a conferire la spazzatura dei dodici comuni dell’Ato Rifiuti
Palermo 1, nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, comune in provincia di
Messina. La decisione è stata presa ieri dai sindaci soci dell’ambito e dai
vertici della società di raccolta, che hanno incontrato nel capoluogo
siciliano, l’assessore regionale all’Energia, Pier Carmelo Russo. Una soluzione
sicuramente più costosa in termini di tempo e denaro, ma che permetterà nel
giro di alcuni giorni di rimuovere le centinaia di tonnellate di spazzatura
presenti nelle strade del nostro comprensorio. Soddisfatti i primi cittadini
per l’accordo raggiunto ieri. “Tra i due mali meglio scegliere quello minore” è
stato il commento del sindaco di Borgetto Giuseppe Davì, che ha sottolineato
l’urgenza di togliere dai paesi i cumuli di immondizia. Dello stesso parere
anche il sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello: “siamo soddisfatti
della proposta avanzata dall’assessore Russo – dice – in vista delle
manifestazioni in memoria di Giovanni Falcone, non possiamo permetterci di
presentare i nostri paesi in queste condizioni”. Attraverso un decreto
ministeriale il governo ha dato mandato all’assessore regionale Pier Carmelo
Russo di affrontare la situazione dei rifiuti in Sicilia. L’accordo tra l’Ato e
la Regione, prevede il rimborso delle spese extra che saranno affrontare per
arrivare con mezzi e personale, in provincia di Messina. La regione – questa la
promessa dell’assessore Russo – metterà a disposizione tutte le strutture
necessarie per la differenziata, a condizione che i comuni raggiungano il 15%
di raccolta entro l’anno in corso, e il 65% entro il 2015, come previsto dalla
nuova legge regionale. L’assessore ha inoltre promesso interventi di
manutenzione in diverse discariche della Sicilia, fra queste anche quella di
Partinico. I sindaci saranno inoltre sono obbligati a coprire i costi del
servizio con l’85% – 90% dalla Tarsu e la restante parte con la differenziata.
I comuni che non rispetteranno questa condizione saranno commissariati. Ora
tutti gli amministratori del comprensorio sono al lavoro per studiare le
migliori soluzioni che possano far raggiungere nei prossimi anni, un alto
livello di raccolta differenziata.
I vertici dell’Ato saranno convocati nei prossimi giorni al tavolo tecnico con
la Regione, per recepire i necessari finanziamenti così da utilizzare le
piattaforme idonee per lo smaltimento dei rifiuti differenziati. “Meno utilizzo
delle discariche e più differenziata” è la formula proposta dall’assessore
regionale.
“Se la gente si convincerà a fare una seria raccolta differenziata – aggiunge
inoltre il sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello – a lungo termine
si otterranno dei risparmi per le tasche dei cittadini”.
Giacomo Tinervia, sindaco di Montelepre sostiene inoltre che “Attraverso
l’utilizzo dei fondi FAS saranno coperti tutti i debiti accumulati negli anni
dagli Ato rifiuti, tra cui quello di 22 milioni di euro dell’ambito
territoriale ottimale Palermo 1, in 18 anni e senza interessi. Montelepre –
aggiunge – è già in regola con la percentuale di raccolta differenziata: siamo
al 22% contro la media del 12% negli altri comuni dell’Ato.
Particolarmente soddisfatto anche il sindaco di Terrasini Girolamo Consiglio:
“nell’incontro di ieri – dice – si è parlato di fatti concreti e si è dato il
via libera all’applicazione della riforma rifiuti approvata dal parlamento
regionale, ora, bisogna accelerare per sciogliere al più presto questo Ato
Rifiuti che è stato totalmente disastroso, in termini economici e igienici.”
Ma se da una parte, l’Ato ha raggiunto l’accordo con la Regione per conferire
i rifiuti nell’impianto del comune del messinese, dall’altro, ci sono i
lavoratori che potrebbero incrociare le braccia nelle prossime ore per
rivendicare il pagamento degli stipendi di Aprile. Ieri in un incontro tra gli
operai Temporary e il direttore della Servizi Comunali Integrati Antonio
Randazzo, è emerso che le casse dell’Ato sono quasi vuote. Intanto la discarica
di Partinico resterà ancora chiusa per almeno 30 giorni. Il tritovagliatore è
stato riparato ma ci vorrà circa un mese per triturare l’enorme quantità di
spazzatura depositata in discarica.