ATO RIFIUTI PALERMO 1. LA SOCIETA’ E’ DA LIQUIDARE?
Il Presidente dell’Ato Rifiuti Palermo 1 Giacomo Palazzolo, sta valutando l’ipotesi di rivolgere una richiesta di parere all’Assessorato regionale dell’energia, sul percorso da seguire alla luce delle perplessità rilevate in ordine all’art.19 comma 1 della legge regionale 9 del 2010 sul riordino dei rifiuti, che prevede, fra l’altro, che i consorzi e le società d’ambito costituite ai sensi dell’art. 201 del decreto legislativo 152 del 2006 vadano in liquidazione e che, se entro trenta giorni dall’entrata in vigore dalla nuova legge, i sindaci soci non provvederanno alla nomina dei liquidatori, dovranno intervenire dei commissari nominati dalla Regione. Intanto, sarà l’Assemblea dei sindaci della società d’ambito territoriale ottimale Palermo 1, che gestisce il servizio integrato di igiene ambientale in 12 comuni del comprensorio, ad individuare in piena autonomia, quali procedure avviare dopo l’entrata in vigore della stessa legge. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea dei soci che si è tenuta a Cinisi lo scorso 29 aprile, data in cui i sindaci non sono riusciti a convergere sull’approvazione del bilancio consuntivo che è rimasto nel limbo. “Benché – dice il Presidente Giacomo Palazzolo – come Consiglio di amministrazione nutrissimo delle perplessità in ordine a quanto previsto dall’articolo in questione visto che la Servizi Comunali Integrati è stata costituità ai sensi dell’articolo 113 di un’altro decreto, il 267 del 2000, cioè il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, abbiamo preso atto della volontà del legislatore regionale e – prosegue Palazzolo – per il dovere che ci impone la carica rivestita, abbiamo deliberato di convocare per il prossimo 25 maggio il massimo organo societario, affinché si valuti la questione e ci si esprima al riguardo”. Intanto, circa una settimana dopo rispetto all’atto esitato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ato, i sindaci Salvo Lo Biundo di Partinico, Giuseppe Muscolino di Trappeto, Giuseppe Davì di Borgetto e Benedetto Salvino di Capaci, hanno inoltrato una nota congiunta ai colleghi soci, per chiedere una convocazione dell’Assemblea straordinaria per la nomina dei commissari liquidatori. “Richiesta di convocazione – conclude Giacomo Palazzolo – di fatto superata”.