ATO RIFIUTI PA 1. RIUNIONE URGENTE A CINISI

Il presidente della Servizi Comunali Integrati Giacomo Palazzolo ha convocato urgentemente l’assemblea dei sindaci, per discutere dei tempi che le ditte esterne impiegano per conferire i rifiuti nella discarica del messinese. “Nei prossimi giorni – dice Palazzolo – potrebbe rallentare ulteriormente il processo di raccolta sopratutto nelle zone periferiche dei 12 comuni dell’Ato. I mezzi impiegano troppo tempo per conferire nella discarica di Messina. Chiederò inoltre ai sindaci soci di garantire un maggiore controllo dei loro territori, poiché recuperiamo spesso rifiuti che non provengono dall’ambiente domestico.” I comuni saranno inoltre sollecitati a versare le somme dovute nelle casse dell’azienda, per garantire gli stipendi dei dipendenti. “Abbiamo erogato le mensilità agli operatori dell’Ato – continua Palazzolo – ma abbiamo difficoltà a pagare i dipendenti della Temporary.” Il presidente Palazzolo sostiene infatti che la Servizi Comunali Integrati ha versato alla società interinale, qualcosa come 300,000 euro, ma che non sarebbero sufficienti per la Temporary a pagare i lavoratori in affitto. Alla riunione di oggi parteciperanno anche i tecnici dell’assessorato regionale all’Energia. In queste condizioni, per Palazzolo, si spreca troppo tempo per conferire i rifiuti nella discarica in provincia di Messina. “Abbiamo la soluzione che ci permetterebbe di far tornare la soluzione alla normalità in un massimo di 4 giorni” afferma . La ditta D’Angelo di Alcamo, la stessa che ha messo a disposizione gli otto grandi mezzi per conferire a Mazzarrà Sant’Andrea, avrebbe infatti una piattaforma idonea che permetterebbe di pressare i rifiuti da trasferire successivamente, già compattati quindi, nella discarica di Messina. “Questa operazione – secondo Palazzolo – ci permetterebbe di trasportare fino a 400 tonnellate di immondizia e risolvere la situazione in 3 – 4 giorni”. Una soluzione che però non rispetterebbe le normative in materia di rifiuti. Palazzolo insieme ai sindaci cercheranno oggi pomeriggio nella sede di Cinisi, di convincere la Regione ad emanare un’ordinanza contigibile ed urgente, per permettere tale operazione, “che comunque – assicura- rispetta i criteri di efficienza, efficacia, ed economica nel rispetto delle normative ambientali. Una soluzione che comunque ha i suoi costi. Normalmente per scaricare a Partinico o a Bellolampo, l’azienda paga 230 euro a viaggio. Per arrivare nel messinese, oggi l’Ato sborsa 870 euro. Oltre 600 euro in più, che la Regione si è impegnata a rimborsare.

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