ALCAMO. SCALA SCRIVE A LOMBARDO PER DISAGIO SCUOLE

Il Sindaco di Alcamo Giacomo Scala, prende carta e penna e scrive ai vertici della Regione Siciliana , della Provincia di Trapani e ai sindaci del trapanese, per denunciare la situazione di disagio in cui versano numerose famiglie alcamesi, a causa della riduzione degli organici scolastici disposta dal Governo che nega alcuni diritti fondamentali allo studio. In particolare, scrive Scala nella sua lettera, i genitori del Terzo Circolo Didattico hanno sollevato la questione all’ufficio scolastico provinciale di Trapani, per quanto riguarda la formazione delle prime classi elementari a tempo pieno, di cui non usufruiscono, così come avviene al Terzo Circolo Didattico “Maria Montessori”, al Primo Circolo Didattico “Ciullo” e all’Istituto Comprensivo “N.Navarra” che hanno chiesto il tempo pieno, ovvero 40 ore. L’amministrazione comunale aveva autorizzato la richiesta, facendosi carico degli oneri relativi al servizio mensa per quattro classi. Inoltre il sindaco Giacomo Scala e la sua giunta, sostengono anche le rivendicazioni delle famiglie per quanto riguarda i tagli al personale docente, che da anni era in servizio nelle scuole alcamesi; infatti con la riduzione degli organici scolastici, gli alunni subiscono assetti organizzativi instabili: non viene garantita la continuità didattico-educativa e in più vengono inseriti in classi numerose che non soddisfano le esigenze formative. Al quadro presentato dal sindaco Scala alla regione, alla provincia e ai colleghi sindaci del trapanese, si aggiunge anche che –come scrive nella lettera il primo cittadino- le note delle Organizzazioni sindacali confermano che ai 921 posti sottratti lo scorso anno, se ne aggiungeranno 292 relativi all’anno scolastico2010/2011, solo in provincia di Trapani per ogni ordine e grado di scuola; e le organizzazioni sindacali comunicano ulteriormente che, a disposizione delle nove Province siciliane risultano 78 cattedre accantonate dall’ Ufficio Scolastico Regionale, 30 delle quali sono state concesse alla Provincia di Catania, ma le restanti, -secondo il sindaco Scala e l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Gianluca Abbinanti, invece di rimanere accantonate, potrebbero soddisfare le richieste delle famiglie e degli studenti alcamesi.

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