CARINI. GIUSEPPE AGRUSA E’ IL CANDIDATO A SINDACO UFFICIALE DEL PDL
Scade il prossimo 5 maggio il termine ultimo per la presentazione delle candidature a sindaco e delle liste elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Carini e ad oggi, a parte le candidature a sindaco di Giovì Monteleone che ha vinto le primarie interne del Pd dello scorso 28 marzo, e dell’attuale assessore al turismo Giuseppe Agrusa su cui si sono ufficialmente espressi i coordinatori regionali del Popolo della libertà, Domenico Nania e Giuseppe Castiglione, non c’è alcuna chiarezza sugli accordi politici, né tanto meno sull’ufficialità degli antagonisti che dovrebbero sfidarli. Il nome di Giuseppe Agrusa è stato ufficializzato in mattinata al termine di un vertice regionale del Pdl cosidetto “lealista”. “Come sempre – affermano in una nota congiunta i coordinatori regionali del Pdl Nania e Castiglione – premiamo gli esponenti locali che si distinguono per il lavoro che giornalmente offrono alla comunità”. Sul suo nome, secondo alcune indiscrezioni, starebbe convergendo pure il Pdl Sicilia che inizialmente puntava sull’ascesa di Giancarlo Balsamo, e l’area Udc rappresentata da dal consigliere e assessore dell’Unione dei Comuni della Baronia Salvatore Nazzarini, nonostante la segreteria provinciale del partito avrebbe inizialmente auspicato che l’Unione di centro si fosse presentata unita all’importante competizione elettorale. Già, perchè l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Pier Paolo Pellerito continua a voler procedere per la propria strada e l’attuale vicesindaco e assessore alle attività produttive Vincenzo Alamia, pure lui dell’Udc, non sembra intenzionato a retrocedere di un passo e assieme ad altri sostenitori starebbe ultimando le liste elettorali per ufficializzare la propria candidatura a sindaco. Anche l’Mpa, potrebbe decidere di andare avanti autonomamente ufficializzando la candidatura del Consigliere Provinciale Fabio Ferranti. Se confermate queste voci, sarebbero 5 i candidati a sindaco su cui gli elettori saranno chiamati a decidere e a presentarsi alle urna i prossimi 30 e 31 maggio, e non 6 come inizialmente previsto.
