RIAPERTA LA DISCARICA DI PARTINICO PER 8 COMUNI

Riaperta, da questa mattina, la discarica di Partinico a tutti i comuni soci dell’ambito territoriale ottimale Palermo 1, ad eccezione degli enti locali che nei giorni scorsi, per l’allarme igienico sanitario derivato dall’emergenza rifiuti, hanno scelto di conferire nella discarica di Bellolampo, firmando un contratto con Amia e ricorrendo a ditte private per l’affitto degli automezzi. Come preannunciato, l’attesa ordinanza del Presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti è arrivata ieri sera e da oggi, il servizio di raccolta dei rifiuti è ripreso regolarmente nei comuni del comprensorio che non hanno finora avuto, a disposizione, le risorse finanziarie necessarie per seguire gli stessi percorsi alternativi scelti da Carini, Isola delle Femmine e Terrasini. Quest’ultimo utilizzerà la discarica di Bellolampo fino al prossimo 7 aprile, mentre i primi 2 ancora per 8 giorni, tanto quanto è il termine della scadenza previsto nella nuova ordinanza disposta dal vertice di Palazzo Comitini. Si tratta, infatti, di una soluzione tampone. Tra una settimana, se nel sito di contrada Baronia Provenzano non verrà messo in funzione l’impianto di tritovagliatura, l’Ato Rifiuti Palermo 1 sarà costretto a richiudere la discarica se ridotto il livello di sicurezza ambientale. Infatti, i rifiuti conferiti già da ieri dal Comune di Partinico e quelli che da oggi giungono nell’immondezaio da Balestrate, Trappeto, Montelepre, Giardinello, Cinisi, Borgetto, Torretta e Capaci, restano temporaneamente a deposito in un’area di stoccaggio in attesa di essere trattati. L’ordinanza presidenziale disposta in via contingibile ed urgente, prevede, infatti, che i rifiuti conferiti in discarica vengano sottoposti all’obbligo preventivo di trattamento. Intanto, anche ieri sera, a Giaridnello, cittadini in preda al panico hanno dato alle fiamme altre postazioni di cassonetti. Da qui l’intervento del sindaco Salvatore Polizzi che invita la popolazione a pazientare e a non provocare ulteriori danni ambientali provocando roghi e fumi nauseabondi. Da oggi – aggiunge Polizzi – la situazione è tornata alla normalità e ciò grazie all’impegno di tutti i colleghi che insieme a me, da settimane, partecipano a tavoli tecnici locali, provinciali e regionali per risolvere l’annoso problema”.

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