MONTELEPRE. I PREPARATIVI DELLA PROCESSIONE DEI MISTERI
C’è gran fervore a Montelepre per l’organizzazione della Processione dei Misteri, una tradizione unica in Sicilia. Circa 400 le persone coinvolte, tra adulti, ragazzi e bambini per rievocare le sacre scritture del vecchio e del nuovo testamento nella giornata del Venerdì Santo, quest’anno in programma il 2 aprile. Con grande devozione e fede, gran parte degli adulti che si prestano per rappresentare gli avvenimenti biblici più importanti ed espressivi, fanno crescere la barba già dal mercoledì delle ceneri, mentre altri allungano i capelli già dall’anno scorso. Straordinario il ruolo dei bambini, molti dei quali impegnati a rappresentare le bellezze della natura. Tutto viene curato nei minimi dettagli: dai volti dei personaggi ai costumi storici, dalle acconciature ai gioielli indossati dai vari Re e Regine del tempo. Ogni singolo ruolo della rappresentazione sacra è importante, nonostante molti, un po’ per vanità ma soprattutto per ignoranza, spesso aspirano a rappresentare Sovrani, Sacerdotesse o particolari figure bibliche. A frenare queste velleità sono i volontari della Pro-loco di Montelepre, associazione turistica presieduta da Enzo Cristiano, che da anni organizza l’evento con grandi sforzi, non solo logistici e soprattutto con scarsissime risorse finanziarie per trasformare la Processione dei Misteri in una vera occasione turistica per il paese. Sono gli stessi volontari ad assegnare le parti in base ai volti e alle caratteristiche fisiche delle persone che danno la propria disponibilità a partecipare e ai quali viene evidenziato il significato religioso della manifestazione che qualcuno, ahimè, scambia per defilè. Quest’anno, l’evento sarà promosso su importanti network televisivi regionali e provinciali nell’ambito di un piano di comunicazione gratuita progettato dall’associazione, che vedrà gruppi in costume ospiti di prestigiosi talk show culturali e sportivi. Le radici della Processione dei Misteri risalgono alle antiche e mistiche processioni che nel Medioevo animarono le comunità cristiane locali. E’ la riproposizione di quadri tratti dal testo di un sacerdote di Carini, Luigi Sarmiento, il quale nel 1751 scrisse un’opera dal titolo Vita, passione e morte di Cristo Signor Nostro. A Montelepre si pensa che l’evento affondi le proprie origini al tempo dei primi abitanti dell’antico fendo di Munchilebbi, a quei contadini che prima lo utilizzarono come semplice elemento di contorno alle processioni pasquali di rito comune, poi, si suppone intorno alla prima metà del XVII secolo, come una vera istituzione religiosa che continua fino ai giorni nostri. L’appuntamento è il Venerdì Santo, quando nel pomeriggio dalla Chiesa Madre, i personaggi escono per raffigurare la creazione e i personaggi del vecchio e del Nuovo Testamento fino al viaggio di Gesù verso il Monte Calvario, percorrendo le caratteristiche strade strette e tortuose del paese. La suggestiva celebrazione religiosa assume forme di spettacolarità davvero emozionanti, offrendo ai visitatori di vivere per un giorno l’affascinante mistero della salvezza. Durante la Processione, infatti, in punti ben precisi del percorso, vengono rivissute le tre cadute di Cristo che riversandosi a terra esausto, viene flagellato a colpi di frusta dai giudei. Davanti al quadro della Processione con Gesù in croce, il Cireneo, La Veronica, La Madonna Addolorata, l’Apostolo Giovanni, Maria Maddalena, Maria di Cleofa, Maria Madre di Giacomo, le Pie Donne, i Soldati Romani e il Flagellatore, i fedeli si commuovono fino alle lacrime. La Processione dei Misteri, che dura circa quattro ore e si sviluppa in lunghezza per quasi un chilometro, è collegata alla processione del Cristo Morto, antica statua posta in un’urna di vetro del XVIII secolo addobbata con garofani rossi, portata a spalla dai confratelli dell’antica congregazione dei Galantuomini. Così nel 1833, data della costituzione dell’omonima congregazione, venivano denominati i monteleprini che si distinguevano dalle maestranze per status culturale e sociale. Solo loro, rappresentando l’alta borghesia del paese, avevano il privilegio di portare il peso del Sacrificio di Gesù. Il feretro viene invece seguito dal simulacro della Madonna Addolorata, imponente statua lignea del XVIII secolo, che avvolta da un pregiato manto nero viene portata a spalla dal ceto delle maestranze, rigidamente in abito scuro. Mentre la Banda Musicale Amadeus di Montelepre suona toccanti marce funebri, migliaia di fedeli, anche a piedi scalzi, seguono la Processione in silenzio.