IL 25 MARZO SI RICORDA RADIO LIBERA PARTINICO

Il 25 marzo 1970 e’ una data che segna un punto di non ritorno nella storia dell’informazione italiana: in quel giorno intorno alle 19.00 circa, per la prima volta, il segnale radiofonico di “Radio Libera Partinico” rompe il Monopolio di stato sulle trasmissioni via etere con un forte messaggio di denuncia: a distanza di due anni dal terremoto del 1968 non una sola casa era stata ricostruita; il dominio mafioso e clientelare aveva attinto a piene mani dai soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belìce. Quel segnale apre le porte ad una nuova stagione dei media, fiorita nell’arco degli anni ’70 con decine di radio e televisioni “libere”, nate in una zona grigia del diritto e successivamente riconosciute anche dalla Corte Costituzionale come una legittima declinazione di quel diritto all’espressione  “con ogni mezzo di diffusione” sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Il prossimo 25 marzo sarà quindi l’occasione per ricordare la Radio che ha potuto irradiare “la voce dei poveri cristi” per sole 27 ore: ma questo è stato sufficiente a rimettere in discussione già allora l’art. 21 della Costituzione Italiana, che dovrebbe garantire “la libertà di espressione con ogni mezzo”. Già alcuni anni fa, il Centro per lo sviluppo creativo ‘Danilo Dolci’ ha ripubblicato il CD audio della trasmissione, a suo tempo uscito in vinile (LP a 33 giri) a cura di Michele L. Straniero nella collana ‘I dischi del sole’: 45′ minuti estratti dall’intera trasmissione, che durava circa 4 ore. In occasione del quarantennale dalla trasmissione, il 25 e 26 di marzo, in diverse parti d’Italia, saranno organizzati punti d’ascolto e trasmissioni attraverso le radio locali per ricordare il 40° anniversario, con interventi, letture di documenti e poesie. Il Centro per lo sviluppo creativo ‘Danilo Dolci’ sarà a S. Margherita di Belìce nel pomeriggio dalle 18.00, ospite dell’Amministrazione Comunale, con Giuseppe Fontanelli (sulla poesia di Danilo Dolci), Pino Lombardo (insieme a Franco Alasia, testimone diretto della trasmissione) e il Sen. Vito Bellafiore (già coordinatore dei Sindaci del Belìce) e Amico Dolci.

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