EMERGENZA RIFIUTI. IL SINDACO DI CARINI SI RIVOLGE AD AMIA
La burocrazia e il balletto di competenze impedisce ai 12 comuni della società d’ambito territoriale ottimale Palermo 1 di essere puliti. Non ha avuto gli esiti sperati, il vertice sull’emergenza rifiuti che si è tenuto ieri a Palazzo Comitini. Il Presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti, alla fine non ha firmato l’attesa ordinanza per la riapertura provvisoria della discarica di Partinico. Il Presidente della Servizi Comunali Integrati Giacomo Palazzolo ha inviato al Presidente Avanti e al sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, un piano di programma per ottenere una proroga di 8 mesi in deroga alle prescrizioni dettate dall’Assessorato al Territorio e Ambiente per il rilascio dell’autorizzazione Integrata Ambientale, indispensabile per l’utilizzo del sito partinicese. Contemporaneamente, Palazzolo, chiede al vertice di Palazzo Comitini e al primo cittadino di Partinico di consentire alla società di conferire i rifiuti nella discarica di Contrada Baronia Provenzano. La situazione, intanto, per i sindaci del comprensorio preoccupati per le lungaggini burocratiche, si presenta alquanto insostenibile. I rifiuti si stanno già riaccumulando nelle periferie di tutti i paesi e nel giro di poche ore potrebbe ripresentarsi l’emergenza igienico-sanitaria. Da qui l’idea, del sindaco di Carini, Gaetano La Fata, anche lui presente al vertice di ieri, di prendere in mano le redini della situazione del proprio comune. Il primo cittadino di Carini, da questa mattina, è in contatto con i dirigenti dell’Amia di Palermo con cui si è impegnato a pagare autonomamente il servizio di conferimento dei rifiuti prodotti nella propria città, se autorizzato a scaricare nell’impianto di Bellolampo. Una strada che, per scongiurare l’emergenza rifiuti della scorsa settimana, gli altri 11 sindaci soci potrebbero decidere di percorrere. La soluzione, al Presidente dell’Ato Rifiuti Palermo 1 Giacomo Palazzolo, suscita qualche perplessità, nel senso che gli sembra diffiche che Amia possa accettare la richiesta; ma se accolta – aggiunge Palazzolo – e se gli altri sindaci sono d’accordo, sono disposto a mettere a disposizione tutti gli automezzi dell’Ato Rifiuti per evitare gli scempi delle scorse settimane, e nel contempo regolarizzare il debito con la società palermitana che ha più volte presentato istanza di fallimento nei confronti della nostra azienda. L’amia, vanta nei confronti dell’Ato rifiuti Palermo 1 un credito di 19 milioni di euro che la servizi comunali integrati al momento non può onorare.