E’ GIALLO SULLA LIBERAZIONE DELLA MOGLIE DI SERGIO CICALA. “LIBERATA DA AL QAEDA”, POI LA SMENTITA
E’ giallo sulla liberazione delle due donne ostaggio di Al Qaeda del Maghreb in Mali. La cooperante catalana Alicia Gamez e Filomena Kabouree, moglie dell’italiano Sergio Cicala ancora nelle mani dei sequestratori insieme a due membri dell’ong spagnola, si troverebbero in un luogo sicuro. La notizia ha avuto però la conferma ufficiale solo per quanto riguarda la cooperante catalana, che sarebbe “sana e salva” e già in viaggio verso Barcellona. Mentre la liberazione della moglie di Sergio Cicala – su cui la Farnesina ha mantenuto il silenzio stampa – è stata smentita da fonti vicine al governo del Burkina Faso, paese d’origine della donna che è cittadina italiana. Secondo alcune fonti Kabouree avrebbe altre occasioni di essere rilasciata ma si è sempre rifiutata per rimanere vicina al marito, il 65enne Sergio Cicala. Secondo altre invece “non si tratta dello stesso gruppo di
rapitori che avevano in mano la cooperante spagnola”. Le trattative sarebbero condotte quindi su due fronti diversi “perché ogni gruppo pone le proprie condizioni”. A smentire la notizia del rilascio anche Margherita Boniver, inviata a Ouagadougou per facilitare la liberazione dei due italiani. “Purtroppo – ha detto – sappiamo che quella del rilascio di Filomena Kabouree era una falsa notizia”. Dal canto suo, rispondendo ai giornalisti a margine di un’audizione alla Camera, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha mostrato la massima cautela: “Non posso confermare perché non dico niente finché gli ostaggi non saranno in Italia. E’ una non notizia. Che lo dica un giornale spagnolo io lo rispetto ma non lo commento. Io non ho mai cambiato la linea del silenzio totale, fino a quando i nostri ostaggi non torneranno in Italia”.
La liberazione di Gamez è stata confermata dal governo spagnolo: la donna dal Burkina Faso deve rientrare a Barcellona, ha detto la vice di Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega. Nel tragitto la Gamez è anche riuscita a comunicare con de la Vega: “Sto bene – avrebbe detto – I due ostaggi anche stanno bene, sono in buona salute, sono solo nervosi e con una forte voglia di essere liberati”. Non ci sono al momento notizie di Sergio Cicala, 65 anni, e degli altri due ostaggi spagnoli nelle mani dei sequestratori, Roque Pascual e Albert Vilalt. La Farnesina ha confermato il silenzio stampa e il riserbo sulla vicenda. In Burkina Faso, a Ouagadougou, si trova anche l’inviato del ministro Franco Frattini, Margherita Boniver, che è in attesa di incontrare il presidente Blaise Compaorè. Boniver non ha confermato la notizia della liberazione dell’italiana. “Per ora posso confermare che è stata liberata la cooperante spagnola. Siamo in silenzio stampa e le notizie confuse che stanno circolando dalla mattinata devono essere verificate”, ha detto al telefono. La France Press, citando una fonte diplomatica non meglio specificata ha detto che “i due ostaggi sono liberi e che un’autorità spagnola sta attendendo il loro arrivo a Ouagadougou”. La notizia è stata confermata da fonti anonime vicine ai negoziatori. Le due donne sarebbero state liberate nel nord del Mali e trasferite nella città di Gao, dove si sono imbarcate su un volo per la capitale del Burkina Faso.
Sergio Cicala e la moglie vennero sequestrati in Mauritania il 18 dicembre scorso mentre viaggiavano a bordo di un minibus alla volta del Mali. Alicia Gamez, 39 anni, è stata sequestrata il 29 novembre insieme ad altri due connazionali. Nelle mani del gruppo c’era anche un francese, che è stato liberato il 20 febbraio. I progionieri sono quindi ancora quattro: due spagnoli e la coppia italiana.