DA LUNEDI’ PRESENTAZIONE ISTANZE PER CANTIERI DI LAVORO IN SICILIA
Da lunedi’ prossimo a venerdi’ 23 aprile sara’ possibile presentare le richieste di partecipazione per 1750 cantieri di lavoro che partiranno in Sicilia. La documentazione, a partire dalla dichiarazione di disponibilita’, dovra’ essere presentata presso i Centri provinciali per l’impiego e anche presso gli sportelli multifunzionali, che provvederanno a stilare le relative graduatorie. La selezione e’ riservata ai soggetti di eta’ compresa tra 18 e i 65 anni non compiuti e terra’ conto dei seguenti criteri, in ordine di priorita’: residenza nel Comune dove si svolgono i lavori e, in subordine, residenza nell’ambito del Cpi (Centro provinciale per l’impiego), che comprende il Comune; minore numero di mesi lavorati (in qualunque comparto compresi i cantieri di lavoro e i cantieri di servizi) nei 12 mesi che precedono la pubblicazione dell’avviso; maggiore carico di famiglia; maggiore eta’. Termini per la presentazione delle istanze, criteri per la predisposizione delle graduatorie, tempi e modalita’ per eventuali rettifiche nei dati comunicati o eventuali ricorsi alle graduatorie sono stabiliti da una circolare emanata dal dipartimento regionale del Lavoro. “Il piano straordinario dei cantieri di lavoro – ha affermato l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Lino Leanza – dara’ temporanea occupazione a circa 36 persone, per uno stanziamento complessivo di 220 milioni di euro. E’ una misura anticiclica che consentira’ la realizzazione di quasi 1800 opere, costituira’ una boccata d’ossigeno per le famiglie coinvolte e dara’ respiro all’economia per l’indotto che coinvolgera'”. In proporzione al numero di abitanti i comuni potranno avviare da un minimo di 2 fino a oltre 12 cantieri di lavoro, ciascuno composto da 20 persone. Gli interventi lavoro potranno riguardare, opere di miglioramento urbano ed in particolare l’esecuzione o la manutenzione straordinaria di opere di pubblica utilita’ appartenenti al demanio o al patrimonio dei comuni.