ATO RIFIUTI PA 1. PALAZZOLO INTERVIENE SU SITUAZIONE DISCARICA

“L’Autorizzazione Integrata Ambientale, a cui fa riferimento la discarica di Partinico, appare come un obiettivo sempre più irraggiungibile, sembra quasi che le prescrizioni a cui si è già ottemperato non siano abbastanza e che a queste se ne aggiungono altre.” E’ critico il presidente della Servizi Comunali Integrati Giacomo Palazzolo sulle prescrizioni della Regione in merito all’ultimo sopralluogo presso la discarica di Partinico.
Comprendiamo – continua Palazzolo in una nota – come la normativa vigente, punti a prevenire o ridurre gli effetti negativi delle discariche di rifiuti sull’ambiente. definendone così le linee guida rigorose per la gestione degli impianti. Il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla legge richiede che vengano adottate soluzioni idonee per tipologia di rifiuto trattato, con la raccolta della frazione umida da canalizzare in circuiti dedicati. L’assenza di quest’ultimi all’interno dell’Ato palermo 1 – continua Palazzolo – pone un veto importante al raggiungimento di tali obiettivi nonché mette la Società d’Ambito di fronte a problemi gestionali con risvolti economici di notevole entità.
Dotare il territorio di impianti dedicati alle diverse fasi della gestione integrata dei
rifiuti – si legge nella nota – è ormai di vitale importanza, in quanto, in un sistema gestionale divenuto ormai complesso per fasi e obiettivi, la presenza nell’Ato palermo 1 di un solo impianto, quale è la discarica di Partinico, non può e non deve essere la risposta a tutti i problemi gestionali dell’ambito.
Le concentrazioni superiori ai valori massimi consentiti per legge del DOC “Carbonio organico disciolto” , – si legge ancora nella nota – riferite al conferimento in discarica dei rifiuti non pericolosi, e così riportate nel verbale di sopralluogo della discarica, è la diretta conseguenza al fatto che nel ciclo integrato dei rifiuti non vengano intercettate, per quantità e qualità, quelle frazioni organiche responsabili all’aumento di tale valore. “
Giacomo Palazzolo si chiede inoltre: “qualora intercettate tali frazioni dove dovremmo eseguire lo stoccaggio di questi tipi di rifiuti e il successivo conferimento?
Sembra quasi che la modalità di smaltimento in discarica diventi così, l’unica soluzione allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle diverse fasi di gestione e che, come da invito proveniente dall’Agenzia Regionale Territorio e Ambiente, l’attività dell’impianto – conclude Palazzolo – possa proseguire solo a seguito di ordinanze urgenti emesse dagli enti preposti.”

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