ARS. APPROVATO IL PIANO CASA
Con 54 voti a favore, 9 contrari e 13 astenuti l’Ars ha approvato il Piano casa. Gli articoli erano stati approvati già la settimana scorsa.
A favore hanno votato Mpa, Pd e Pdl Sicilia. Il provvedimento dà la possibilità di ampliare le abitazioni fino al 20 per cento del loro volume, purché in presenza di riqualificazione dell’immobile: gli interventi potranno interessare edifici mono e bifamiliari, o uffici. L’ampliamento non potrà comunque superare i 200 metri cubi.
Restano esclusi gli immobili parzialmente o interamente abusivi, anche se sanati. La percentuale di ampliamento può invece arrivare fino al 35 per cento in caso di demolizione e ricostruzione della struttura, purché si utilizzino fonti di energie rinnovabili e tecniche costruttive di bioedilizia.
Gli interventi riguardano gli edifici ultimati entro il 31 dicembre 2009 e sono subordinati alle verifiche sulle condizioni statiche dell’intero edificio e all’eventuale adeguamento strutturale in caso di mancato rispetto dei criteri di sicurezza antisismica. Il piano prevede inoltre la possibilità, per i privati, di realizzare parcheggi sotterranei in aree destinate a verde pubblico, purché si provveda contestualmente all’arredo a verde attrezzato dell’area in superficie.
Dal momento di entrata in vigore della legge, i Comuni hanno 120 giorni di tempo per limitare o escludere interventi in determinate zone del proprio territorio: dopodiché si avranno 24 mesi di tempo per presentare le istanze. La Sicilia è stata l’ultima regione italiana a varare il piano casa. “E’ una riforma importantissima ed enormemente attesa, che servirà alla Sicilia per rimettere in moto l’edilizia, un settore importante che dà lavoro a migliaia di persone nell’isola”. Lo ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo dopo il voto finale espresso in aula ieri all’Ars. La norma, ha un doppio obiettivo: da un lato la riqualificazione degli immobili, anche per migliorarne la sicurezza da un punto di vista geologico; dall’altro permettere l’attivazione di investimenti privati che contribuiranno a far ripartire la nostra economia”. “Il polemico atteggiamento di vari settori dell’aula sulla legge – sottolinea il governatore – non ha trovato alla fine concreti riscontri e validi motivi, e la sua approvazione ne è la prova”. Per Lombardo: “A chi ha parlato di un nuovo ‘sacco’ di Palermo mi basta dire che il ‘sacco’ di Palermo è stato fatto da altri in altri momenti e sono davanti ai nostri occhi. Noi facciamo azioni trasparenti da gente per bene”. “Il voto dell’aula – ha concluso – segna il conseguimento di un altro degli obiettivi prioritari che il mio governo si è dato: procederemo con lo stesso metodo, chiedendo il consenso per il reale interesse dei siciliani e non per schieramenti preconcetti”. “Abbiamo tenuto fuori le parti che non erano attinenti alla materia – ha aggiunto Gentile – molte delle quali saranno inserite in un apposto ddl sull’urbanistica nel quale intendo riproporre la tanto contestata norma sulle delocalizzazioni che a mio parere è molto utile: anzi, poteva essere il fiore all’occhiello di questa legge”.