PARTINICO. RIFONDAZIONE COMUNISTA SUL DOCUMENTO DIFFUSO DALL’UDC
DOCUMENTO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI PARTINICO
Da una lettura attenta dell’articolato e complesso documento diffuso dall’UDC di Partinico, emerge con assoluta chiarezza lo stato di disagio politico-amministrativo di un Partito che ha sostenuto la candidatura dell’attuale Sindaco e a distanza di 18 mesi reputa necessario sottolineare con assoluta chiarezza l’inadeguatezza di una maggioranza rispetto ai più seri problemi della città. Scrive l’UDC , e non si può non condividere questo severo giudizio , che “il governo della città appare, oggi, attestato su una piatta gestione del quotidiano e che necessita di un salutare rilancio e della conseguente riqualificazione politica ed amministrativa”. Appare del tutto evidente come ad un Pa rtito come l’UDC di Partinico che si manifesta con autorevolezza nei confronti dell’Amministrazione comunale in ragione soprattutto delle qualificate personalità che lo compongono, dei tanti giovani che lo sostengono ,l’azione politico-amministrativa dell’attuale Giunta rappresenta , di fatto , un limite, un ostacolo alla soluzione dei tanti problemi che il documento solleva. E non sono problemi di poco conto: dall’inefficienza della macchina burocratica,alla scadente qualità dei servizi, all’esosità delle tasse cui non corrisponde un’ adeguata risposta per i contribuenti , al silenzio sul proliferare di una rete commerciale sovradimensionata, alla lotta alla mafia e alle emergenze ambientali compresa la questione Bertolino. Insieme a questi anche altri problemi importanti quali la necessità di “un piano di fuoriusci ta dall’APS”, la società che attualmente gestisce il servizio idrico nella nostra città cosi’ come un giudizio severo, seppur nelle righe, viene espresso sui meccanismi dell’uso del “ Potere locale”.
Ciò che il nostro Partito rileva anche come estremamente positivo ,con la diffusione del documento dell’UDC, è che il documento riporta alla ribalta il ruolo della “Politica” cioè il ruolo dei Partiti rispetto alla proliferazione delle Liste civiche che sostengono che rappresentano una forte regressione nel sistema dei processi democratici della città . L’UDC , in tal modo, rimette in moto la macchina della “Politica locale” umiliata da una Giunta e da un Sindaco che concepiscono il governo come elemento della spartizione oltre che della divisione ed implicito portatore di qualunquismo e di annientamento del tessuto democratico . Infatti in questi 18 mesi l’Amministrazione Lo Biundo h a annullato anni di storia locale costruiti sul confronto delle opinioni, sugli incontri ,sui dibattiti preferendo soltanto come luogo dell’azione politica il solo Consiglio comunale ,sicuramente importante ,ma non sufficiente per il rafforzamento della democrazia nella nostra città. E’ un ritorno alla politica , al ruolo dei Partiti, alla fine del personalismo e dell’arroganza del potere? Noi pensiamo di si ed è per questo che leggiamo con attenzione ciò che l’UDC ,oltre che all’Amministrazione comunale ,ha inteso dire alla città .