PALERMO. DISPERATE LE CONDIZIONI DELL’AVVOCATO ENZO FRAGALÀ
Resta disperato il quadro clinico dell’avvocato penalista di Palermo, Enzo Fragalà, 61 anni, ex parlamentare di An e attuale consigliere comunale del PDL, massacrato a bastonate da uno sconosciuto davanti al portone del suo studio legale nel capoluogo siciliano in via Nicolò Turrisi. Gli investigatori hanno ascoltato testimoni oculari dell’aggressione, compiuta da un uomo con il volto coperto da un casco integrale. Interrogati anche i colleghi del penalista. Pronto l’identikit dell’aggressore. Si tratterebbe di un uomo di statura molto alta, almeno tra 1.85 e 1.90 metri. Secondo la descrizione fornita dai testimoni, sarebbe “molto muscoloso, con le spalle larghe”. Indossava, al momento dell’aggressione, un casco di colore scuro e un giubbotto di pelle nera. Subito dopo l’aggressione, con il casco ancora in testa, è scappato a piedi in direzione di via Volturno. Non è escluso che le sue immagini possano essere state registrate da qualche telecamera fissa sistemata o nei negozi o nelle banche. La vittima è stata colpita alle spalle, ma l’aggressore ha infierito anche quando il legale era a terra ormai privo di sensi. Per questo i carabinieri, che indagano, ipotizzano che il criminale abbia agito per uccidere. A fermare l’aggressore solo la presenza di due passanti che hanno iniziato a gridare. Fragalà è stato trovato per terra in una pozza di sangue da un collega, che lo ha soccorso. Il professionista è stato trasportato all’Ospedale Civico, dove è stato ricoverato e sottoposto a un intervento chirurgico per tamponare gli effetti di un grave trauma cranico e una vasta emorragia cerebrale. Il quadro è definito disperato dai medici del reparto di Neurochirurgia. Intanto il presidente della corte d’appello di Palermo, Vincenzo Oliveri, ha disposto la sospensione delle udienze fissate per oggi. Dura la reazione del mondo politico.
LE INTERVISTE NEL TG
Gli investigatori portano avanti le prime ipotesi. Innanzitutto emerge che l’aggressore aveva un complice, che lo avrebbe aiutato a scappare. E poi c’è una analogia con un altro episodio: la spedizione punitiva, che risale al 2008, ai danni di Giovanni Bucaro, colpevole di avere maltrattato la sua compagna, figlia dello storico boss Gaetano Fidanzati.
ATTESTATI DI SOLIDARIETA’. Attestati di solidarietà per l’avvocato Enzo Fragalà arrivano dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo, da quello della Provincia Giovanni Avanti, dai sindaci di Montelepre Giacomo Tinervia e Borgetto Giuseppe Davì e dalle rispettive amministrazioni comunali. E ancora, condannano il vile gesto ai danni di Fragalà, i movimenti politici “La Destra di Carini” e la “Giovane Italia” di Partinico. Si unisce al coro della solidarietà –tra gli altri attestanti giunti in redazione- anche il senatore del PD Antonio Papania.