DUE ARRESTI A PARTINICO E UNO A CARINI PER VARI REATI
Si confida con i carabinieri e fa arrestate l’ex marito per stalking. E’ accaduto a Carini, dove i militari dell’Arma hanno fatto scattare le manette ai polsi di un impiegato 39enne, R.V. pluripregiudicato, colto nella flagranza di reato di atti persecutori. L’ex moglie, M.S., una 44enne casalinga, ha avuto la forza di raccontare tutto ai carabinieri di Capaci: continue aggressioni fisiche e verbali, minacce, segregazioni in casa e ripetute violenze. L’uomo è stato rinchiuso all’“Ucciardone” di Palermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in applicazione della nuova normativa introdotta il 14 novembre 2008 dalla Commissione Giustizia che ha modificato il codice penale introducendo l’art. 612-bis per il contrasto dei cosiddetti “Atti persecutori”. Si conclude così, con le manette ai polsi dell’ennesimo “ex” che non ne voleva sapere di accettare di essere lasciato, una triste vicenda di terrore e sopraffazione consumati tra le mura domestiche. Queste persone sono normalmente ex mariti o ex fidanzati ma anche semplici spasimanti rifiutati, che agiscono nei confronti delle loro vittime sulla base di una reale o parziale relazione o anche solo immaginaria. Gli stalker sono suddivisi in varie tipologie in base ai bisogni e desideri che fanno da motore motivazionale, spingendoli a creare varie forme di pressione psicologica ai danni delle vittime, vi sono varie modalità, non essendo un fenomeno omogeneo, differiscono infatti dalla tipologia “d’azione”, dal livello d’insistenza o di intrusione, ma tutti legati dalla ricerca del contatto, così come dietro a comportamenti di molestia simili possono celarsi motivazioni anche molto differenti tra loro. L’Arma dei Carabinieri pone molta attenzione allo stalking, ed ha da tempo predisposto la presenza di personale specializzato, generalmente militari di sesso femminile, impegnati nella trattazione della particolare problematica e nella gestione delle vittime, mediante la frequenza di appositi corsi, a partire dalla articolazioni periferiche presenti sul territori, quali le Stazioni Carabinieri, proprio con il fine di offrire una assistenza tempestiva a qualificata, sin dalle prime battute vale a dire gli interventi sulla strada delle pattuglie impegnate nel controllo del territorio. Infine, dal Comando Provinciale di Palermo parte l’appello affinché le vittime si rechino presso i Comandi dell’Arma per denunciare. Per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, i Carabinieri della Compagnia di Partinico, hanno arrestato Said Wahbi, 50 enne, di nazionalità marocchina. L’uomo, con diversi precedenti penali, è un commerciante che risiede a Partinico da diversi anni. Le manette ai polsi di Wahbi sono scattate nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dello spaccio di droga svolti con l’ausilio di unità cinofile Carabinieri di Palermo in alcuni esercizi commerciali e abitazioni della cittadina. In particolare, i militari, durante una perquisizione eseguita nell’abitazione dell’uomo, hanno notato che lo stesso aveva lanciato, con un movimento fulmineo, un involucro di carta argentata che è andato a finire nel giardino restrostante l’edificio. Alla vista di ciò, i militari, hanno prontamente recuperato l’involucro e constatato che conteneva hashish. Successivamente, approfondite le ricerche, Said Whabi è stato trovato in possesso di altre tre stecche di hashish e di cartine da filtro, occultate in un pacchetto di sigarette che aveva in tasca. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sottoposta a sequestro, mentre Said WAHBI, espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale “ Ucciardone” di Palermo. Danneggiamento aggravato e lesioni a Pubblico Ufficiale sono le accuse contestate a R.T. 39 anni, -conosciuto a Partinico con il nome di Tofy- dalla Polizia del locale Commissariato che, ieri ha fatto scattare le manette. L´uomo, di origini tunisine, ma in paese da molti anni, in preda ai fumi dell´alcool e nel cuore cittadino, nel centralissimo Corso dei Mille, ha danneggiato due autovetture in sosta. Ha inveito contro le macchine con calci e pugni, perché appunto ubriaco. A fermare la furia di Tofy, ci hanno pensato due poliziotti, ma il 39 enne, già pregiudicato per reati di vario genere, si è anche scagliato contro gli agenti, aggredendoli prima verbalmente e poi fisicamente. Sul posto sono intervenuti altri uomini del Commissariato di Partinico, per sedare lo stato di agitazione di Tofy, che è stato dunque arrestato. I due poliziotti però, nella colluttazione hanno riportato ferite e contusioni, tanto che sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche dei sanitari del Pronto Soccorso del locale Ospedale Civico. Per loro la prognosi è di 15 giorni. Espletate le formalità di rito, R.T., soprannominato Tofy è stato condotto presso il carcere “Ucciardone” di Palermo.