VIOLENZA SESSUALE A PALERMO AI DANNI DI UNA DONNA INCINTA

Una cingalese di 30 anni, A.S., sposata, al settimo mese di gravidanza, e madre di un altro bimbo, è stata violentata a Palermo da un connazionale, Thamilmaran Inthiralingam, suo coetaneo, che è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo, un collaboratore domestico, aveva conosciuto A.S. e il marito qualche tempo fa e subito dopo ha cominciato a molestare la donna, che per pudore ha taciuto. Ma lo scorso 4 gennaio l’uomo ha incontrato per strada A.S. e con forza l’ha costretta a salire in auto. L’ha condotta in un luogo appartato, violentandola e riprendendo tutto con la videocamera di un telefonino. Poi l’ha riaccompagna a casa, dicendole di tacere, altrimenti avrebbe fatto uccidere lei e il suo bambino. Qualche giorno dopo il violentatore è andato a casa della donna, l’ha bastonata e minacciata di diffondere il video su internet se non gli avesse dato 15 mila euro. La svolta è avvenuta quando il marito ha ricevuto una chiamata da un anonimo interlocutore, che gli ha raccontato della violenza. L’uomo, anche lui un collaboratore domestico, incontra Inthiralingam che insiste nel ricatto e rinnova la richiesta di avere 15 mila euro. A quel punto la coppia si rivolge ai carabinieri della stazione Olivuzza, che perquisiscono la casa di Inthiralingam e trovano il telefonino sul quale scorrono le immagini della violenza.

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