CARINI. STRISCIONE SULL’A29 “CICALA RESISTI”
Mentre continua l’impegno delle istituzioni italiane per la liberazione della coppia italiana sequestrata in Mauritania, stamani, sull’autostrada A29, era apparso ed è stato già rimosso, uno striscione che sventolava da un cavalcavia, nel tratto autostradale in direzione Trapani, a poche centinaia di metri dallo svincolo per Carini, con su scritto a caratteri cubitali : CICALA RESISTI. Il 65enne Sergio Cicala di Carini e la moglie Philomene Kabore 39 anni del Burkina Faso, sono stati rapiti il 18 dicembre scorso in Mauritania, mentre in auto percorreva la strada che unisce la città di Kobeny (a circa mille chilometri a sud-est della capitale Nouakchott) al vicino Mali. Entrambi, lo scorso 27 dicembre, sono stati ritratti in una foto, circondati da 5 uomini armati, apparsa in internet in un messaggio audio realizzato da Al Qaeda, che ha rivendicato il rapimento e ammesso di avere nelle sue mani la coppia italiana. Per Al Qaeda il rapimento e’ una risposta ai “crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e in Iraq“. Il nome di Sergio Cicala, 65 anni, e’ noto ai tanti italiani appassionati di viaggi avventurosi in Africa. Non e’ la prima volta inoltre che rischia la vita a causa della sua passione per il continente nero. Nel 1994 rischio’ di morire saltando su una mina durante un viaggio in Ciad. Era il mese di dicembre di quell’anno quando a bordo di una colonna di dieci automezzi e 14 moto carichi di turisti europei in viaggio attraverso il confine col Niger, la sua jeep e’ saltata su una mina e una turista finlandese, Kati Kristina Ylitalo, e’ morta. Le operazioni procedono come prima nel silenzio stampa, visto che l’unità di crisi della Farnesina ha raccomandato ai media di mantenere il massimo riserbo sulle trattative in corso. La notizia dello striscione apparso stamani a Carini, e subito dopo rimosso, in entrambi i casi da ignoti, è stata confermata dai carabinieri della compagnia di Carini.