CARINI. CONSIGLIO COMUNALE SU CRISI ITALTEL

Consiglio comunale ieri sera a Carini sulla crisi scoppiata negli stabilimenti Italtel e Fiat. Nutrita la presenza dei lavoratori Italtel, che hanno voluto presenziare alla seduta.
L’assise consiliare è stata voluta all’unanimità dai consiglieri per sensibilizzare ed inviare un messaggio ai vertici politici per agire al più presto nel salvaguardare il sistema industriale siciliano.
L’invito a partecipare alla seduta è stato esteso anche a tutti i parlamentari regionali e a quelli nazionali eletti nel collegio di Carini e al governo. Gli unici ad accogliere l’invito sono stati Salvino Caputo e Pino Apprendi, rispettivamente Presidente e Vice presidente della commissione regionale attività produttive. I due parlamentari hanno sollecitato il presidente della giunta regionale Raffaele Lombardo, a farsi carico dell’emergenza invocando al più presto una riunione del consiglio dei ministri per sollecitare interventi economici a sostegno delle imprese……………………………………………………………….

Lo stabilimento Italtel rappresenta l´eccellenza del territorio industriale di Carini. Nato nel 1974 è sempre stato un impianto capace di affrontare le diverse crisi e le trasformazioni del mercato. La sua capacità di riconversione è elevata e il suo punto di forza sono i laboratori di ricerca, nei quali si sviluppano software per le telecomunicazioni di alta tecnologia. La crisi attuale si è aperta perché rispetto al piano industriale dello scorso anno Telecom e Sisco, i principali committenti Italtel, hanno annunciato il taglio delle commesse. Nell´impianto di Carini sono impiegati 240 unità, il 43% dei quali sono laureati e hanno una media di 43 anni. Alla seduta consiliare ha partecipato il direttore dello stabilimento, il quale ha rivendicato la necessità degli investimenti promessi dal governo sulla banda larga e che invece sono stati tagliati dalla finanziaria del governo Berlusconi-Tremonti. I tagli alla spesa tecnologica rischiano di colpire mortalmente l’impianto di Carini.
Il sindaco di Carini Gaetano La Fata invoca l’intervento dei governi nazionali e regionale. Nelle precedenti crisi l’amministrazione La Fata, con un’azione concertata insieme alle organizzazioni sindacali e di categoria, era intervenuta per risolvere le problematiche occupazionali ma si comprende come oggi l’emergenza sia ben al di sopra delle possibilità del comune…………………………………………….
Per il Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni della Baronia, Salvatore Nazzarini la destabilizzazione delle industrie Siciliane fra le quali Italte, Fiat, e Keller è dovuta ad una mancata lotta unitaria dei politici regionali contro i poteri del Nordismo i quali riescono ad ottenere dal Governo Nazionale infrastrutture pubbliche non indifferenti al contrario della Sicilia che è ancora oggi ha porti, autostrade, reti ferroviarie dell’era Mussoliniana.
I lavoratori a rischio vanno sostenuti spiritualmente, politicamente e fisicamente contro i poteri che vogliono che la Sicilia rimanga il fanalino di coda dell’Italia.

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