CAPACI. TRAPPOLE PER TOPI ALLA MATERNA DI VIA DEGLI OLEANDRI. PROTESTANO I GENITORI
Una trappola per topi posizionata sotto gli armadietti di un’aula della scuola materna di via degli Oleandri a Capaci è finita nelle mani di un bambino. Da qui la protesta dei genitori che temono per la salute e la sicurezza dei propri figli. Si tratta di tagliole a norma che il Comune di Capaci, di concerto con l’asl di competenza, ha fatto installare nell’edificio scolastico a scopo preventivo. Ai primi di gennaio, docenti e mamme degli alunni avevano manifestato preoccupazione per la presenza di ratti a scuola. Da qui la predisposizione da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Benedetto Salvino della chiusura della stessa, dal 12 al 15 gennaio scorsi, per effettuare i dovuti interventi di derattizzazione e disinfestazione. Al fine di verificare la totale assenza degli sgraditi ospiti nelle aule, in via precauzionale, si è così pensato di collocare delle apposite trappole dotate di un’esca particolare che rivela eventuali tracce di ratti, e di incollarle sotto gli armadietti nei locali dell’asilo. Le stesse, previste dalle normative vigenti, vengono costantemente monitorate per due mesi circa, allo scopo di assicurarsi, così come emerge dai rilievi effettuati finora, di aver debellato il fenomeno. Ieri, il preoccupante episodio che ha avuto come protagonista un bambino vivace, il quale dopo aver sgattaiolato sotto un’armadietto, incuriosito, ha pensato bene di rimuovere dal pavimento la tagliola incollata. Da qui l’allarme dei genitori convinti di gravi conseguenze per la salute e l’incolumità dei propri pargoli. Il sindaco, Benedetto Salvino, dal canto suo, dice di avere agito nella legalità più assoluta, nel rispetto dei criteri dettati dalle norme vigenti. “Se la presenza di questi ausili preoccupa docenti e genitori, basterà che il dirigente scolastico di competenza inoltri richiesta di rimozione al comune e noi – prosegue Salvino – siamo pronti a toglierli. In effetti – conclude il primo cittadino di Capaci – in questo caso si pone il problema della vigilanza. Docenti e collaboratori scolastici dovrebbero impedire ai bambini di intrufolarsi laddove sono state posizionate le trappole”.