ARRESTI PER STALKING A CAPACI E AD ISOLA DELLE FEMMINE
Sono due gli arresti per stalking operati dalla Compagnia di Carini nel giro di poche ore. Ancora una volta grazie all’intervento dei militari dell’Arma si concludono due tristi vicende di terrore e sopraffazione.
Due casi diversi con in comune due donne costrette a vivere un incubo: in entrambi i casi l’esperienza e la sensibilità dei Comandanti di Stazione sono stati gli elementi utili per dar fine alla terribile vicenda.
Il primo arresto riguarda C.C., 27enne, muratore di Capaci colto nella flagranza di reato di atti persecutori. Il maresciallo dei Carabinieri del piccolo centro della provincia di Palermo conosceva da tempo l’ex convivente dell’arrestato.
Circa quattro anni fa la donna aveva intrapreso una relazione sentimentale con il pregiudicato.
Da lì in avanti pochi mesi di felicità e serenità, poi l’inizio di un incubo.
Al termine della relazione sentimentale la donna aveva iniziato a subire atti persecutori sempre più insistenti da parte dell’ex convivente.
Ingiuriata, minacciata, tormentata, più volte aveva sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri, denunce che puntualmente ritirava sperando nella fine di quel tormentato rapporto.
In quelle circostanze aveva conosciuto il Maresciallo, che con esperienza e delicatezza, senza porre domande, aveva da subito mostrato interesse alla sua vicenda, aveva capito i suoi timori ed aveva offerto la sua completa disponibilità.
Da quell’incontro, dai quotidiani contatti, che il militare cercava di far apparire agli occhi della donna quanto più casuali possibili, era nato pian piano il rapporto di fiducia.
Dopo l’ennesima aggressione patita da parte dell’ex convivente, tartassata dalla continue minacce verbali che le giungevano la donna si è rivolta all’amico maresciallo, raccontandogli di anni di persecuzione e di terrore. A questo punto, il maresciallo non ha avuto bisogno di capire più nulla.
Invitata la donna presso la Stazione per integrare la denuncia, negli uffici dei Carabinieri il convivente, nonostante fosse in caserma ed alla presenza dei militari dell’Arma, ha continuato ad inveire nei suoi confronti ed a minacciarla.
L’uomo pertanto è stato immediatamente tratto in arresto, responsabile di stalking.
Il secondo arresto riguarda invece C.G., palermitano 51enne residente ad Isola delle Femmine. I Carabinieri lo avevano già arrestato il 21 agosto con l’accusa di stalking.
La storia purtroppo sempre la stessa: una relazione iniziata circa due anni fa, pochi giorni dopo averlo conosciuto, non appena aveva scoperto che dal giorno della separazione dalla ex moglie l’uomo era costretto a dormire nella sua autovettura, la donna lo aveva invitato a trasferirsi presso la propria abitazione.
Da lì in avanti pochi mesi di felicità e serenità, poi l’inizio della triste vicenda.
Ingiuriata, minacciata, più volte rinchiusa e privata della libertà personale nelle mura domestiche, la donna era stata costretta a lasciare la sua abitazione e ritornare a vivere dai genitori per ritrovare la serenità perduta dall’arrivo di quell’ospite. Più volte fatta oggetto di violenza, nel mese di giugno si era rivolta all’assistenza dei sanitari per le percosse subite.
Il 17 agosto scorso la donna aveva deciso di denunciare tutto, poiché tartassata dalla continue minacce che ormai le giungevano telefonicamente da più di un anno di persecuzione e di terrore.
Trasmessa la prima comunicazione di notizia di reato veniva avviata una costante attività di controllo della situazione. A supportare l’operato dei militari della Stazione erano giunte anche due Carabinieri donna, che fanno parte della speciale unità di emergenza contro i crimini perpetrati nei confronti delle donne, che da qualche anno è stata costituita presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo. I Carabinieri di sesso femminile hanno ormai consolidato una lunga esperienza in materia, e si sono preparate partecipando a corsi e seminari in tutta Italia sull’argomento.
Il 21.08.2009 la vittima decideva di recarsi in Caserma per denunciare nuovi fatti poiché continuava a ricevere telefonate e sms di minaccia inviati dall’ex convivente, che nel frattempo la aveva pedinata fino al suo arrivo alla Stazione Carabinieri. La vittima permetteva ai militari di leggere gli SMS e di ascoltare in vivavoce le telefonate che le giungevano nell’immediatezza con insistenza dal persecutore perciò l’uomo veniva subito tratto in arresto.
Tuttavia dopo quasi quattro mesi di custodia cautelare in carcere, ritornato in libertà C.G. è tornato a perseguitare la ex convivente, per questo è stato necessario un arresto con la stessa accusa.
Entrambi gli uomini sono stati tradotti presso la casa circondariale “Ucciardone” di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’invito dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo diretto a tutte le donne è quello di denunciare ogni tipo di sopruso, violenza o minaccia che le stesse potrebbero subire da parte di ex mariti, conviventi o perfetti estranei; affidarsi alle Forze dell’Ordine per mettere fine all’incubo che una donna perseguitata è costretta a subire: solo con la forza e la volontà di denunciare si può combattere per continuare a vivere una vita serena.