TERRASINI. CONSIGLIERI: COSTI E QUALITÀ DEL SERVIZIO PER SMALTIMENTO RIFIUTI
La rescissione del contratto da parte del Comune di Terrasini con l’Ato Palermo1, potrebbe essere fattibile, soprattutto in virtù del fatto che la società non avrebbe rispettato i criteri di efficienza, efficacia ed economicità previsti dalla Statuto. A sostenerlo in una nota sono i consiglieri comunali Salvo Pizzo, Mimmo Infantolino, Nunzio Maniaci, Antonio Gallina e Franco Cascio. “A poco più di un anno dal passaggio alla “Servizi comunali Integrati”, -scrivono i consiglieri- il servizio di raccolta dei rifiuti è peggiorato, mentre i costi sono aumentati vertiginosamente. La TARSU ha avuto un incremento del 49%, un prezzo davvero insostenibile per i cittadini già penalizzati dalla crisi economica”. Insomma –continuano i cinque consiglieri- tutto il sistema messo in piedi dall’Ato Palermo1 è andato in tilt per svariati motivi –si legge ancora nella nota-, dalla mancanza di un attento esame dei costi alla mancata esecuzione totale del Piano Industriale, dall’assenza di vigilanza da parte delle Amministrazioni Comunali, all’improvvisa chiusura della Discarica di Bellolampo. Per questi e per altri motivi Sindaci e Consesso Civico dovrebbero impegnarsi –concludono i consiglieri di Terrasini- a trovare una soluzione sia al servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia agli elevati costi che gravano sulla cittadinanza.