PARTINICESE IN MANETTE PER SEQUESTRO COMMESSO IN PROVINCIA DI ANCONA
Un sequestro lampo con il miraggio di un gruzzolo di 50 mila euro appena incassato dal rapito, organizzato da due manovali appassionati di motoraduni, che però hanno agito in modo così maldestro da essere individuati quasi subito dai carabinieri, e arrestati. Tra questi, Girolamo Romeo, 34 anni, un muratore originario di Partinico residente a Malalbergo in provincia di Bologna, incensurato. Assieme al complice, incappucciato e armato di pistole elettriche, il 27 ottobre scorso ha rapito a Rosora in provincia di Ancona Andrea Uncini. Il tecnico informatico di 46 anni venne poi rilasciato 12 ore dopo nei pressi di Monteroberto, legato, imbavagliato e massacrato di botte. Quaranta minuti dopo il rapimento, una voce anonima ha chiesto un riscatto di 50 mila euro alla moglie della vittima, raggiunta sul telefonino cellulare e minacciata di conseguenze “gravi”. Poi però Romeo e Bernacconi, non in grado di gestire il sequestro, e spaventati dalla caccia all’uomo scatenata in tutta la zona, si sono liberati dell’ostaggio. Ritrovato lungo una rotatoria vicino alla SS16, ‘incaprettatò mani e piedi con delle funi, gli occhi coperti da nastro adesivo, un pugno di stracci in bocca. I carabinieri del comando provinciale di Ancona hanno seguito le tracce di Romeo attraverso le celle telefoniche, e una volta giunti a Bologna, lo hanno individuato grazie ad una serie di pedinamenti e intercettazioni, effettuate anche con microspie. Il 3 novembre gli investigatori hanno fatto irruzione a casa sua, trovando le due pistole elettriche e alcune copie di articoli del ‘Resto del Carlino’ che davano conto del sequestro. Portato in caserma, il muratore è stato fermato nella giornata di ieri. Per Romeo l’accusa è di sequestro di persona a scopo di estorsione e porto d’armi improprie.