MAFIA. I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE

Dopo la cattura, il capomafia Mimmo Raccuglia, arrestato ieri pomeriggio dagli uomini della mobile e dagli agenti dello Sco, è stato trasferito alla questura di Palermo dove si è tenuta una conferenza stampa sui dettagli dell’operazione. accompagnato da una decina di auto della polizia. Gli agenti che hanno partecipato al blitz sono stati accolti dagli applausi dei ragazzi del Comitato antiracket Addiopizzo e dalle finestre degli uffici della Mobile, col passamontagna sul volto, gli agenti hanno ringraziato salutando con la mano col segno di vittoria. In questura, oltre al questore Alessandro Marangoni, il prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone e il Pm della Dda di Palermo Roberta Buzzolani. Nel corso della conferenza stampa, il questore di Palermo, Alessandro Marangoni, spiegando i particolari della cattura del boss, ha detto: “È un grande successo, non solo della polizia ma di tutte le istituzioni”. Il questore ha definito “chirurgica” l’indagine che ha portato all’arresto del latitante e che è durata due anni. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza dell’arresto di Raccuglia, uno dei capi assoluti di Cosa nostra ancora in circolazione in un momento di ascesa all’interno delle gerarchie mafiose. Era l’uomo cuscinetto che controllava i territori fra Palermo città e la provincia di Trapani. Ora all’interno di Cosa nostra si crea un ulteriore vuoto dove i latitanti di spicco sono sempre meno.LE INTERVISTE NEL TG

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