ASSOCIAZIONE LIBERA. VENDITA BENI CONFISCATI ALLA MAFIA, E’ POLEMICA
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E’ polemica dopo che il Senato ha approvato un emendamento alla Legge Finanziaria che rende possibile la vendita dei beni sequestrati alle mafie. Umberto Di Maggio coordinatore regionale di “Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie”, ha definito il provvedimento come un duro colpo per l’associazione che da anni lavora e lotta sui terreni confiscati. “L’emendamento snatura la legge 109 del ‘95 – dice Di Maggio – che abbiamo ottenuto con una raccolta di firme iniziata a Corleone e terminata nel Nord Italia”. “Anche perché – continua Di Maggio – logicamente chi può permettersi di comprare questi beni sono gli stessi mafiosi che avrebbero così anche un sistema per riciclare soldi”.
Polemiche arrivano anche da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che auspica che «la Camera cancelli la norma sulla vendita dei beni confiscati» ai boss mafiosi introdotta dal Senato nella legge finanziaria. «Con l`emendamento votato oggi al Senato che consente la vendita dei beni immobili confiscati alle mafie – denuncia don Ciotti- viene di fatto tradito l`impegno assunto con il milione di cittadini che nel 1996 firmarono la proposta per la legge sull`uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività.
“E’ un tragico errore – spiega Ciotti – vendere i beni correndo di fatto il rischio di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome e già pronte per riacquistarli, come ci risulta da molteplici segnali arrivati dai territori più esposti all` influenza dei clan. Facciamo un appello a tutte le forze politiche perché questo emendamento, che rischia di tradursi in un ulteriore “regalo” alle mafie, venga abolito nel passaggio alla Camera».