CASTELLAMMARE DEL GOLFO. IL COMUNE PARTE CIVILE IN PROCEDIMENTI PER REATI DI MAFIA
Il Comune di Castellammare del Golfo si costituisce parte civile nel procedimento penale per reati di mafia, usura ed estorsioni, nel quale sono imputate 11 persone (Francesca Adamo + 10), dopo le operazioni di Polizia (Operazione Abele) e dei Carabinieri (Indagine Cemento Libero), dello scorso anno. A marzo, con una delibera della giunta municipale, infatti, l’amministrazione comunale si è impegnata a costituirsi parte civile in tutti i procedimenti penali riguardanti “fatti illeciti ed attività criminali della mafia, di usura e del racket, consumati o tentati o ideati nel proprio territorio, al fine di tutelare gli interessi del Comune e dei suoi cittadini”. Una delibera del consiglio comunale, inoltre, ha individuato il 21 marzo quale “giorno della legalità e della memoria condivisa contro tutte le mafie”. Il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, Dottor Sgadari, ha fissato per oggi, 8 ottobre 2009, l’udienza preliminare in relazione ai reati contestati agli 11 imputati, ed il Comune di Castellammare del Golfo ha deciso per la costituzione di parte civile nel processo, poiché si ritiene parte offesa “anche in relazione al particolare rilievo che nella vita sociale e civile della comunità locale, hanno avuto i fatti delittuosi per cui si procede, che hanno arrecato grave nocumento all’economia, al prestigio ed al decoro dell’immagine della città, provocandone un’offesa morale e materiale all’Ente ed alla comunità”. L’incarico della difesa degli interessi del Comune è stato affidato all’avvocato Davide Bambina.