MAFIA. CLASSIFICA BENI CONFISCATI, PALERMO IN TESTA
I patrimoni di provenienza illecita sequestrati e confiscati ai mafiosi, in attuazione della legge Rognoni-La Torre, vedono in testa Palermo con 14.973 beni. Al secondo posto c’è Roma, con 11.648 beni sottratti ai mafiosi, che “doppia” Reggio Calabria, al terzo posto con con 5.248. La speciale graduatoria, diffusa dal settimanale Asud’Europa edito dal Centro studi Pio La Torre (www.piolatorre.it), è stata realizzata sulla base della relazione annuale del ministero della Giustizia. “Può stupire il primato della Capitale – spiega il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco – ma ciò è sintomo della ormai consolidata trans-nazionalità degli investimenti della criminalità mafiosa”. È di quasi un miliardo di euro (916 milioni) il valore dei beni sequestrati a Roma, di proprietà di condannati per associazione mafiosa. Un valore economico che supera di gran lunga quello degli immobili posti sotto sequestro a Palermo, 42 milioni o Napoli, 29 milioni. Dal punto di vista regionale è comunque la Sicilia in testa alla classifica, con 21.141 beni mafiosi attualmente sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, di cui 1.486 definitivamente sottratti al controllo della mafia. Dei 3.888 beni attualmente posti sotto il regime di confisca, il 38% è in Sicilia, seguono il Lazio (16%) e la Campania (13%). Il primato spetta anche in questo caso a Palermo con 946 beni sottratti; seguono Roma con 590 e Milano con 374.