MAFIA. 10 ANNI ALL’EX DEPUTATO F.I. MERCADANTE
10 anni e otto mesi di carcere, per associazione mafiosa all’ex deputato regionale di Forza Italia, Giovanni Mercadante, finito in manette il 10 luglio 2006. E’ questo il verdetto della sentenza, dei giudici della II sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Bruno Fasciana, che è arrivata dopo molte ore di Camera di Consiglio.
Secondo il capo d’imputazione, Mercadante è stato condannato “Per aver costituito un punto di riferimento per la cura degli interessi di Bernardo Provenzano” e per stretto rapporti con altri capimafia” L’ex parlamentare forzista era sotto processo insieme ad altre otto persone accusate, a vario titolo, di mafia, estorsione e favoreggiamento aggravato. A Corleone Mercadante era stato sorpreso con Leoluca Di Miceli, uno dei cassieri di Riina e Provenzano. Di Micelio era per lui solo il suocero di un sostenitore elettorale. In aula, il politico si è difeso piazzando anche qualche affondo nei confronti dei suoi compagni di partito: “Nel 1996 Di Miceli sostenne Misuraca e Schifani. La sentenza di ieri ha portato pure la condanna del boss di Torretta, Lorenzo Di Maggio.
Tra gli imputati anche il boss Bernardo Provenzano, il medico Antonino Cinà e quattro commercianti. Sedici anni sono stati inflitti a Cinà, già condannato per associazione mafiosa, ritenuto uomo di fiducia di Riina. Bernardo Provenzano, imputato di tentata estorsione, ha avuto, sei anni. A nove anni e quattro mesi è stato condannato il boss Lorenzo Di Maggio. Assolto invece Marcello Parisi, ex consigliere di circoscrizione di Fi. Assolti i commercianti Maurizio Buscemi, Calogero Immordino e Vito Lo Scrudato, che negando di avere ricevuto richieste estorsive, secondo la Procura, avrebbero favorito Cosa nostra; condannato invece a sei mesi un quarto commerciante, Paolo Buscemi. Il processo scaturisce dall’indagine denominata Gotha, che portò all’arresto di decine di colonnelli e gregari del boss Bernardo Provenzano.