BORGETTO. COMMEMORATO IL GIUDICE PAOLO BORSELLINO, LA SUA SCORTA E LE ALTRE VITTIME DI COSA NOSTRA.
Li hanno voluti commemorare così (è stato proiettato un video)… musica, testi, immagini e parole. Nel 17essettesimo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino, degli agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddi Cosina e Claudio Traina, a Borgetto autorità politiche e società civile si sono incontrate in Aula Consiliare, per ricordare l’eccidio di Via D’Amelio, ma anche gli altri morti ammazzati dalla mafia: dal giudice Giovanni Falcone, a Pio La Torre a Peppino Impastato. In un susseguirsi di interventi, il 19 luglio ha rappresentato per Borgetto, l’inizio di una una nuova stagione: a viso aperto e pubblicamente si è parlato di mafia e si è parlato di antimafia, in un paese conosciuto -come in molti hanno sottolineato- soprattutto per fatti delittuosi legati a Cosa Nostra. Dal gruppo consiliare di minoranza a quello di maggioranza, dal Sindaco Giuseppe Davì agli esponenti della locale sede dell’ Osservatorio per lo Sviluppo e la Legalità “Giuseppe La Franca”, tutti hanno espresso la volontà di un impegno comune per svegliare le “assonnate” coscienze dei borgettani al fine di costruire un concreto percorso di legalità che coinvolga soprattutto le giovani generazioni, a partire dall’esempio di Daniele Helleux, un ragazzo poco più che ventenne, membro dell’Osservatorio “La Franca” di Borgetto, che ieri ha recitato nel corso della seduta consiliare straordinaria, una poesia -da lui scritta- e intitolata “la mafia a colori”, che su proposta del consigliere Giuseppe Panettino, accolta all’unanimità, verrà affissa sui muri di Borgetto, come modello e come sprono per i giovani. “Oggi è stata posta una pietra miliare, perchè insieme si può intraprendere la via della legalità”, ha commentato il Primo Cittadino. Ed un segnale di questa via, consiglio comunale ed amministrazione hanno voluto lanciarlo, già nella serata di ieri con una “fiaccolata antimafia”, partita proprio dal Palazzo di Città e conclusa nella piazza della Chiesa Madre del paese, dove è stato proiettato all’aperto, il film “I Cento Passi”, per commemmorare un’altra vittima di Cosa Nostra, Peppino Impastato. Quest’ultima iniziativa rientra nell’ambito del progetto “NonSoloMafia”, promossa dall’Assessorato alla Cultura.
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