REGIONE. LOMBARDO AL LAVORO PER RICOMPORRE L’ESECUTIVO
Il giorno dopo il clamoroso azzeramento della giunta siciliana, il governatore Raffaele Lombardo e’ al lavoro per definire il nuovo esecutivo. Si e’ dato tempo fino a domani per coinvolgere quanti “ci stanno”, partiti o “pezzi di partiti”, personalita’ esterne, provando a far convergere, a diverso livello, anche le forze produttive e del lavoro. Il Pd si e’ gia’ tirato fuori e lo stesso presidente ha spiegato che non intende ribaltare le alleanze. Ci sono alcuni punti fermi, come l’assessore alla Sanita’ Massimo Russo, e la componente del Pdl “amica”, quella cioe’ legata al sottosegretario Gianfranco Micciche’, che ha i volti di Titti Bufardeci e Michele Cimino, quest’ultimo, pero’, in caso di elezione, a quanto pare in partenza per Strasburgo. I contatti con Pdl e Udc dovranno servire a smussare le forti asperita’. Ma una partita importante si gioca sugli esterni che, nelle intenzioni di Palazzo d’Orleans, dovrebbero ricoprire circa la meta’ della compagine assessoriale. Il secondo governo Lombardo provera’ ad avere dentro il presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia Marco Venturi, industriale nisseno antiracket. Si cerca di convincere anche l’ex a.d. di St Microelectronics Pasquale Pistorio, l’economista messinese Mario Centorrino, l’ex presidente dell’Assemblea Guido Lo Porto, anima di An siciliana e mai perfettamente integratosi nel Pdl. Oppure Ludovico Corrao, ex Dc e poi indipendente di sinistra, uno dei protagonisti dell’esperienza milazzista che tanto piace al governatore. Mentre un abboccamento si tenta con il costituzionalista Giovanni Pitruzzella che, pero’, non sembra interessato. In casa del Mpa, invece, danno per scontato l’ingresso di un ex prefetto il cui nome non viene svelato.