PARTINICO. GIOVANI IMPEGNATI IN POLITICA SU BENE CONFISCATO ALLA MAFIA
La revoca immediata del bando pubblicato dall’amministrazione comunale di Partinico per l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia, viene chiesta al sindaco Salvo Lo Biundo dai Giovani Comunisti, del Pd, dell’Italia dei Valori e delle associazioni Ecoarte ed Eidos che, domenica prossima, scenderanno in piazza per una raccolta di firme a sostegno del documento presentato stamani al palazzo di città. L’edificio in questione è quello confiscato ad Antonio Bonura. Si trova in Via Enrico Fermi al civico 33 e considerate le finalità dell’immobile, esplicitate sotto la forma “centro culturale – ricreativo per i giovani” i rappresentanti del mondo giovanile di Partinico non condividono la stesura dell’avviso pubblico che conterrebbe condizioni
vincolanti per la presentazione della domanda di concessione. I firmatari del documento sostengono che se le reali motivazioni della concessione stanno nello stimolare e appoggiare con forza le Politiche Giovanili di Partinico, è paradossale che la durata della concessione venga rilasciata per un periodo minimo di 30 anni, non consentendo in tal modo ad intervalli, meno lunghi, un adeguato e dovuto ricambio generazionale. Siamo fortemente convinti – si legge nella nota – che i punti fondamentali di tale bando andassero “concordati” direttamente con la realtà al servizio della quale l’edificio è stato destinato, ossia il mondo dei giovani. I firmatari del documento chiedono la revoca del bando o almeno la modifica che preveda che il piano terra dell’edificio venga destinato a centro ricreativo e polifunzionale per i giovani di Partinico e dell’intero comprensorio; un vero e proprio centro di aggregazione a disposizione di qualunque realtà che ne richieda l’uso a fini ricreativi e sociali.