REGIONE. TRACCIATA MAPPA PRECARI. HA 73 ANNI IL PIU’ VECCHIO
Sono 6799 i lavoratori socialmente utili ancora in attesa di stabilizzazione. Il dato, fissato al 31 dicembre del 2008, è stato reso noto stamattina, durante la riunione del tavolo tecnico per la stabilizzazione del precariato, insediato dall’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona. I componenti del tavolo tecnico sono sedici, tra dirigenti e funzionari dell’assessorato al Lavoro, rappresentanti sindacali e dell’associazione dei comuni che, a titolo gratuito, daranno un contributo per definire modalità e tempi per la soluzione del problema del precariato. L’assessore ha insediato anche il tavolo consultivo che si occuperà di questioni specifiche. “Questo tavolo – ha detto l’assessore – opererà in supporto e in collaborazione con la struttura allestita dal presidente Lombardo, con l’obiettivo della stabilizzazione, entro cinque anni, del precariato storico e dei lavoratori socialmente utili in forza all’amministrazione regionale. Questo tavolo intende accompagnare e agevolare il percorso tracciato dal presidente, relativamente ai precari per i quali è competente l’assessorato al Lavoro, attraverso il confronto con i sindacati e con esperti, per individuare procedure di stabilizzazione certe e coerenti con i vincoli normativi e con le esigenze del bilancio della Regione. I lavori si concluderanno entro il 31 luglio del 2009”. Sulle possibili nuove strategie per la stabilizzazione, l’assessore ha ricordato la convenzione stipulata con l’Ast. “Abbiamo dato – spiega Incardona – priorità nelle assunzioni ai lavoratori socialmente utili, valorizzando le competenze acquisite dai precari per un impiego stabile. Un esempio che può essere ripetuto anche con soggetti privati”. Non sono mancate le curiosità, tra le cifre elencate dal professor Rino Lo Nigro, dirigente generale dell’Agenzia per l’Impiego: il più anziano lsu siciliano è un catanese di 73 anni, ma sono ben 23 i precari ultrasessantacinquenni. “Faremo subito una segnalazione all’Inps – assicura Lo Nigro – perchè queste persone hanno titolo per ottenere la pensione, oppure, non ne hanno diritto perchè percepiscono altri redditi. E, quindi, non possono continuare, in ogni modo, a ricevere l’assegno da lsu”. Su quasi 6.700 lsu, ben 4.973 sono donne. La provincia con più lsu da stabilizzare è Messina, con 2000 circa, seguita da Palermo, con oltre 1.200 e Trapani con più di 1.100.
Gli ex lsu con contratto di diritto privato non a tempo indeterminato, sono invece 12.980, mentre quelli per i quali la Regione eroga agli enti utilizzatori un contributo di 35 mila euro per cinque anni per la stabilizzazione sono 11.000 circa. “Il tavolo tecnico – ha spiegato l’assessore – si occuperà di individuare forme di stabilizzazione definitiva anche per loro. Il Parlamento ha prorogato a tutto il 2009 le attività dei lsu e i termini per l’attuazione delle misure di fuoriuscita e stabilizzazione, stanziando 287 milioni”.