PARTINICO. CONFISCATI BENI PER 11 MILIONI DI EURO
In data 05.02.2009, su proposta del Questore di Palermo, il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto la CONFISCA dei beni riconducibili a Bologna Matteo, elencati nella parte finale del presente comunicato, già oggetto di sequestro con provvedimento del suddetto Tribunale emesso in data 12.07.2007, ritenendoli il frutto dell’attività delittuosa posta in essere dai predetti Bologna.
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La suddetta confisca è scaturita da una attività di indagine condotta dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Palermo, svolta nei confronti di soggetti facenti parte di un’associazione criminosa dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti operante tra l’Olanda, il Belgio, la Germania e la Sicilia, e sgominata dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Palermo.
I beni che sono stati sottoposti a confisca consistono in appartamento sito a Trappeto, terreni, due dei quali con villette, siti in territorio di Partinico, veicoli, e due imprese site in agro di Trappeto.
La prima delle due è la società LUX s.r.l., azienda sorta dalle ceneri della consorella IT.AL.LUX s.r.l., operante nel settore della meccanica ed in particolare nella trasformazione, in prodotto finito, di faretti d’illuminazione; la seconda è la ditta individuale intestata a BOLOGNA Francesca operativamente collegata all’attività della società “LUX S.r.l.”, in quanto, si occupa del perfezionamento, stoccaggio ed imballaggio del prodotto finito della Lux.
La LUX s.r.l. sebbene intestata a terzi soggetti è risultata riconducibile ai Bologna i quali, disponendone in toto, hanno utilizzato l’impresa anche per la
realizzazione del traffico internazionale e dello spaccio di stupefacenti, questi ultimi trasportati con mezzi aziendali.
L’aspetto patrimoniale della vicenda criminosa è stato analizzato dall’Ufficio Misure Patrimoniali a conclusione di un’attività investigativa effettuata da personale della Squadra Mobile di Palermo e dalla polizia tedesca, culminata nell’operazione convenzionalmente denominata “Gatto Nero”, nel corso della quale sono stati individuati numerosi soggetti dediti al traffico degli stupefacenti.
Le indagini hanno permesso di accertare che il traffico di sostanze stupefacenti era gestito da BOLOGNA Matteo Giovanni, nato a Trappeto il 24.06.1960, il quale, si è servito per la sua realizzazione di una stabile struttura logistica – organizzativa costituita da imprese produttive a lui riconducibili, e con il coinvolgimento dei dipendenti più fidati e l’utilizzo di veicoli aziendali.
La sostanza stupefacente, infatti, acquistata all’estero giungeva in Italia trasportata, come già detto, sui veicoli della LUX s.r.l di Partinico, condotti da alcuni dipendenti della società.
Persona di fiducia di BOLOGNA Matteo Giovanni è stata la figlia BOLOGNA Francesca nata a Solingen (Germania) il 09.12.1980, la quale, soprattutto per l’intimo vincolo di parentela, ha rappresentato lo stabile punto di riferimento sul territorio Partenicense ponendo in essere le direttive ricevute dal padre, particolarmente attivo sul fronte tedesco.
BOLOGNA Francesca ha gestito gli introiti prodotti dall’illecita attività, rigenerandoli attraverso il reimpiego nella IT.AL.LUX s.r.l. società che aveva sede in Partinico riconducibile ai BOLOGNA; il danaro veniva poi trasferito in Germania per essere consegnato a BOLOGNA Matteo Giovanni e da questo reinvestito nel traffico illecito degli stupefacenti.
Di seguito, vengono elencati i beni riconducibili ai Bologna oggetto di confisca:
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impresa individuale e relativo complesso dei beni costituiti in azienda della ditta denominata “BOLOGNA FRANCESCA”, avente sede legale in Trappeto, via G. Randazzo nr. 2;
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autovettura Chrysler PT Cruiser 2.2 CRD, targata CR 699 NK, intestata a Bologna Francesca;
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spezzone di terreno sito nella contrada “Tavolata” di Partinico, esteso are 32, intestato a Bologna Francesca;
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spezzone di terreno sito nella contrada “Pantalina” agro di Partinico, esteso are 19,32, intestato a Bologna Francesca;
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casa sita in Trappeto Piazza Madonna di Fatima nr. 1 – 3, composta da sei vani e mezzo, con pertinente magazzino avente accesso dalla via Raffaello Sanzio nr. 34, intestata a Bologna Francesca;
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società a responsabilità limitata denominata “LUX S.r.l.” con sede in Trappeto, via G. Randazzo nr. 22 e relativo complesso dei beni aziendali;
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autocarro trasporto “FIAT SCUDO 2.0” targato CX 129 ZS, intestato alla società “LUX S.r.l.”;
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autocarro trasporto “FIAT DOBLO’ CARGO 1.9 JTD VAN” targato CJ 858 NJ, intestato alla società “LUX S.r.l.”;
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autocarro trasporto “FIAT FIORINO 1.7 D VAN” targato CW 872 NK, intestato alla società “LUX S.r.l.”;
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somma di Euro 5.000,00 ricavata dalla vendita di due autocarri intestati alla società “LUX S.r.l.”;
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spezzone di terreno sito in contrada “PANTALINA”, agro di Partinico, intestato a Bologna Francesca;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 30,30, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 12,460, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 307,65, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 27,25, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 37,18, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama, nonché du villette su di esso esistenti;
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fondo rustico sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 20,80, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama nonché due villette su di esso esistenti;
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appezzamento di terreno sito in territorio di Partinico, contrada “TAVOLATA”, esteso Mq. 1.768, intestato a Bologna Matteo Giovanni;
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spezzone di terreno sito in territorio di Partinico, contrada “TAVOLATA”, esteso are 32,53, intestato a Bologna Matteo Giovanni;
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spezzone di terreno sito in Partinico contrada “PANTALINA”, esteso are 56, intestato a Bologna Matteo Giovanni e alla moglie Russo Girolama.
Valore della confisca € 11.000.000,00