MAFIA. CONFISCATI BENI PER 800 MILA EURO A BOSS DELL’AGRIGENTINO
Beni per 800 mila euro sono stati confiscati al boss Cesare Calogero Lombardozzi, 65 anni, di Agrigento, ritenuto consigliere del clan e braccio destro di Giuseppe Falsone, capo indiscusso di Cosa nostra agrigentina, per il quale ha tenuto contatti con l’ex superlatitante Bernardo Provenzano. Il provvedimento riguarda tre terreni per complessivi 81 ettari, ubicati a Porto Empedocle, nelle localita’ Montante-Parrinello-Caliato (12 ettari), e Ciuccafa (26 ettari), nonche’ ad Agrigento, in localita’ Due Ganee (43 ettari).
La confisca, disposta dalla terza Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, e’ stata eseguita dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini patrimoniali, svolte dal Gico del Nucleo di Polizia tributaria di Palermo, hanno consentito di accertare che il pluripregiudicato possedeva beni di valore sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati nel tempo.
Lombardozzi e’ attualmente detenuto nel carcere milanese di Opera. Delegato dall’organizzazione criminale alla gestione del territorio della provincia di Agrigento, si occupava, in particolare, dell’imposizione del pizzo e della gestione degli appalti pubblici. Piu’ volte arrestato (da ultimo nel marzo del 2007) e’ stato due volte condannato per associazione mafiosa nel 1984 e nel 1998 nell’ambito delle indagini denominate “Santa Barbara” e “Akragas”, a 12 anni di reclusione.